Berardi infatti, pur essendo ipovedente, calca con grande maestria le scene tanto da aver ottenuto molteplici riconoscimenti. L’attore è stato colpito da questo grave handicap, una menomazione piombata a stravolgergli la vita prima dei vent’anni, della quale ha saputo con coraggio superare il disagio. Questa sesta stagione del giovane gruppo teatrale ingauno è stata resa possibile grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, Regione Liguria settore spettacolo, Provincia di Savona e Comune di Albenga. Lo spettacolo di esordio ha spostato l’ attenzione dello spettatore dal teatro alla musica, narrando di Modugno, in un andirivieni affascinante e coinvolgente. “ Grazie ad una composizione intensa ed ironica- dice Adalberto Guzzinati giornalista e critico teatrale- all’ estro interpretativo di Berardi, si riesce in questo spettacolo, con delicatezza ed attenzione, a rendere vero omaggio al grande cantautore italiano Domenico Modugno”. Oltre che cantante, attore e cantautore dalla travolgente forza espressiva, Modugno è stato un uomo semplice e forte, umile e rivoluzionario, e per molti un esempio da seguire. “ Un uomo ancorato alle sue radici- dice lo stesso Berardi- meridionali, mai rinnegate, anche se spesso confuse e tenute a distanza. Alternando cenni biografici a suggestioni evocate da celebri canzoni come “Malarazza” o “Vecchio frack”, cerco di raccontare la vita di uno dei tanti giovani cresciuti in provincia, pronti ad affrontare qualsiasi peripezia per realizzare il sogno di diventare un artista, sull’onda di miti che oggi come ieri costellano l’immaginario giovanile”. Una narrazione che pone al centro le aspettative, le delusioni, gli sforzi e gli inganni subiti da coloro che con tenacia perseguono una aspirazione. Un lungo viaggio che alterna comici episodi di vita provinciale ad alienanti e malinconiche sensazioni metropolitane.
CLAUDIO ALMANZI