Ma a lamentarsi è anche l’esercente del bar nella pineta: “ Qualche volta al mattino – dice la barista- troviamo sporco ed addirittura in certe occasioni anche escrementi umani. Le zone meno illuminate della piazza sono utilizzate come orinatoio e non sono le pipi dei cani, ma quelle delle persone che inondano i muri. Di sera si formano dei crocchi di giovinastri e ci capita di trovare anche delle siringhe. Di solito ogni sabato dal Comune viene fatta la pulizia della piazza, ma la nostra speranza è che l’amministrazione sia più sensibile alle problematiche della nostra zona”. Una situazione che sta portando i residenti ad organizzare una petizione affinchè comune e ferrovie si facciano maggiormente carico della realtà della zona in particolare d’estate. “ Pensiamo -dice un abitante di piazza Matteotti- che sporcizia, rumori e cattivi odori, non siano certo un bel biglietto da visita per chi giunge in città in treno e la prima cosa che vede di Albenga è questo scempio. Comunque io ho fiducia che il Comune e le amministrazioni ferroviarie sapendo di queste lamentele intervengano al più presto”. Le lamentele riguardano anche la mancanza di panchine, la chiusura di una fontanella e l’eliminazione, ormai da tempo, del Vespasiano: “ In stazione ci sono i bagni pubblici – dice Antonia Amucano, che abita nella zona- mentre il vespasiano, che era addossato al muro della salita Patriooti, che c’ era anni or sono è stato tolto. Per lo meno serviva a far fare i bisogni a qualcuno in un gabinetto. Ora invece c’è puzza in tutta la zona. Urina ed escrementi umani ed animali spesso sono dovunque. E’ un vero schifo”. Insomma la piazza della stazione ferroviaria, malgrado la presenza di diverse telecamere, quella che dovrebbe essere il biglietto da visita della città, in certe giornate, è davvero trascurata. Un altro appunto infine, collegato invece alla sicurezza, riguarda i rumori: i residenti segnalano infatti moto ed auto che soprattutto in questi mesi estivi, come in un carosello da autodromo di Monza, sfrecciano pericolosamente in curva ad ogni ora del giorno e della notte, imboccando via dei Mille.
CLAUDIO ALMANZI