Ceramista professionista da 31 anni, Guido Vigna inizia negli anni Ottanta con una produzione al tornio, smaltata con tecniche tradizionali, per passare assai presto al Raku, di cui diviene maestro ed quindi ad una produzione di pannelli, formelle, dischi, bassorilievi e sculture realizzate con svariate lavorazioni, dalle terre sigillate ai gres, dagli ingobbi ossidati ai vetri fusi nella ceramica. “ Oltre alle ceramiche – prosegue McLee- ha realizzato sculture in bronzo, pietra, installazioni polimateriche e pitture acriliche. Nella sua esposizione si alternano pezzi di delicato lirismo a piccole sculture ironiche e ludiche, rigori astratti a derive espressioniste, informali di grande poesia a tavole di un surrealismo visionario. Uno stile personale basato sulla quotidiana frequentazione ceramica connette tutti suoi lavori, sia che si rivolga a problemi attuali, al suo territorio, ai sentimenti, o alle problematiche di strutturazione spaziale dell’opera”.
Un vero artista a tutto tondo che ha rielaborato in maniera personale astrattismo, informale, action painting e figurazione e li utilizza come linguaggi all’interno della stessa opera traendone un’ampia libertà espressiva fresca e coesa. Vigna insegna da venti anni in “Laboratorio Aperto”, un insieme di corsi ceramici per amatori, operatori e professionisti, tenuti insieme ad altri maestri della ceramica italiana. La mostra resterà aperta fino al 15 settembre con i seguenti orari: dalle 17 alle 22 nei giorni giovedì, venerdì, sabato e domenica.
CLAUDIO ALMANZI