Le tue paure, le mie paure. Il voler sembrare navigati a tutti i costi. I tuoi occhi, i miei occhi. Aspetto un segnale, un cenno d’intesa. Probabilmente tu ne aspetti uno mio. Nessuno dei due vuole fraintendere l’altro. Mi avvicino con titubanza. Il tuo imbarazzo, il mio imbarazzo. Scende la spallina del tuo vestito, piano, leggera come una piuma. Ti guardo negli occhi, ancora una volta. Scende anche l’altra. La tua bocca, la mia bocca. Passo la mano sulla tua schiena, che e’ come seta al tatto. Entrambi tremiamo nonostante il calore che c’e’ in tutto l’ambiente circostante. Le tue mani, le mie mani. Due foglie sull’albero dell’innocenza su cui soffia forte il vento della curiosita’. Mi bisbigli nell’orecchio. Di solito sarei saltato in aria per il solletico. Ti guardo negli occhi, ancora una volta, e sorrido senza far rumore. Cosi’ timidi sono i nostri gesti nella poca esperienza di una vita, che ancora non si e’ vissuta, se non nell’infinito sogno che mi porto dentro al cuore.
Playlist aggiornata, buon ascolto!