Albero della canfora

Creato il 03 ottobre 2014 da Giardinaggio @Giardinaggionet

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Albero della canfora: origini e storia


L’albero della canfora appartiene alla famiglia delle lauraceae. Il suo nome botanico è "cinnamomum camphora" e dal suo legno e dalle sue foglie si ottiene, per distillazione e raffinazione, la canfora. E’ originario della Cina e del Giappone e all’inizio del XIX secolo è stato introdotto in Europa, Australia e Stati Uniti come albero ornamentale da giardino. Nei suoi paesi d’origine può raggiungere anche i 45 metri di altezza per altrettanti di larghezza, ma nelle zone a clima temperato si sviluppa invece più modestamente raggiungendo un’altezza variabile fra i 4 e i 20 metri. L’albero della canfora è notoriamente il simbolo della città di Hiroshima poiché è stata la prima pianta a ricrescere dopo il bombardamento atomico della Seconda Guerra Mondiale. Per questo motivo è considerato l’albero della vita ed è una pianta sacra sia per i giapponesi che per i cinesi.

Albero della canfora: com'è fatto?


La cinnamomum camphora, o albero della canfora, ha un tronco piuttosto snello. Le varietà coltivate in Europa hanno un diametro di un metro per un’altezza massima di 20 metri e una larghezza più o meno identica a quella della base. La forma generale di un albero adulto è spesso conica. La corteccia è liscia, spessa e rugosa, verde per diversi anni prima di raggiungere il definitivo colore brunito. Il fogliame è persistente e aromatico e rimane verde tutto l’anno, donando colore al giardino anche durante l’inverno. Le foglie sono verde brillante sulla pagina superiore e verde giallino in quella inferiore, mentre le giovani foglioline assumono spesso un bel tono rosato. A seconda del clima, i fiori sono color crema, gialli o verdi. In primavera si presentano a forma di pannocchia per poi trasformarsi in frutti violacei o blu, che giunti a maturazione diventano di un bel nero lucido. I fiori e i frutti rendono l’albero della canfora molto decorativo e hanno la particolarità di attrarre le farfalle.


Albero della canfora: coltivazione


La canfora è un albero a crescita rapida. Va messo a dimora in primavera o in autunno. Preferisce un terreno fertile, fresco e leggermente sabbioso, ma poiché è una pianta piuttosto rustica, si adatta anche ad un suolo acido, neutro o alcalino. Durante la stagione estiva annaffiate regolarmente a cadenza settimanale. Concimate l’albero della canfora con un fertilizzante per piante verdi ogni due o tre anni durante l’autunno o anche in pieno inverno. La potatura non è consigliata per questo tipo di pianta, ma una sfoltita leggera dei rami più bassi non sarà dannosa. L’albero della canfora si è adattato bene al nostro clima, ma nelle zone in cui l’inverno è particolarmente rigido è consigliabile coprire i piedi del tronco con della paglia e avvolgere il fogliame con una copertura di tessuto non tessuto per ripararlo dal gelo. Attenzione: dopo un certo periodo di anni l’albero della canfora può diventare invasivo.


Albero della canfora: proprietà e utilizzo


L’albero della canfora, per il suo fogliame sempreverde e profumato, è uno degli alberi decorativi più apprezzati: è spesso usato come pianta da ombra e nei paesi caldi viene piantato a file lungo i viali. In Cina è considerato come l'albero della vita e, secondo la leggenda, cibarsi dei suoi frutti condurrebbe all’immortalità. Anche i giapponesi lo venerano come pianta sacra. Per le sue proprietà antisettiche e cardiotoniche, l’albero della canfora era già utilizzato dagli arabi intorno all’XI secolo d.C. Distillando le radici o il legno si ottengono dei cristalli (tossici) che da secoli vengono utilizzati in profumeria, per la confezione di incensi, per la preparazione della naftalina, nonché per l’imbalsamazione. Inoltre, l’olio essenziale estratto dalle foglie degli alberi di canfora in aromaterapia è considerato come uno dei principali antivirali e immunostimolanti, ed è anche un ottimo antidepressivo.




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