Mi è piaciuto e mi ha fatto moltissima tenerezza la protagonista, o il protagonista. Mi è sembrata una storia originale perchè a quell'epoca era davvero difficile conoscere storie come quelle di Albert che nemmeno ricorda cosa voglia dire essere donna, talmente era entrato nella parte. Una omosessualità non del tutto chiara ai miei occhi, credo si sia trattato più di rientrare in pieno nella categoria che lei aveva fatto sua, quella di uomo. E da lì, prendere moglie e riuscire a vivere felice... forse per mettere a tacere anche ogni solo pensiero che avesse fatto dubitare che Albert fosse diverso da quello che sembrava. Ma credo che fosse così poco femminile in quella parte, che a nessuno potesse venire il dubbio. La protagonista, la grande Green Glose per questo credo che meriti un enorme applauso senza fine. Non ha vinto l'Oscar ma ha avuto la nomination, e credo che se lo sarebbe davvero meritato, senza nulla togliere alla Streep, visto che comunque non ho ancora visto The iron lady. Credo comunque, se mi è permesso di dirlo, che la bellezza del film sia legata quasi esclusivamente all'interpretazione della Glose, perchè questo è l'elemento davvero particolare. Inoltre ho letto che l'attrice anni prima aveva interpretato lo stesso personaggio, tratto da un libro, a teatro, e aveva voluto portarlo al cinema, infatti la sceneggiatura è firmata anche dalla Glose.
Non voglio entrare in merito al finale del film, altrimenti svelerei tutto, posso solo ricollegarmi a quello che ho detto all'inizio, e cioè che ho avuto molta pena per la vita che ha avuto Albert, e per quella che gli è stata negata a causa di sfortunati trascorsi.
VOTO: 8