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Albertini: “Juve-Milan può essere la partita scudetto”

Creato il 19 settembre 2014 da Nicola933
di Luigi Petrosino Albertini: “Juve-Milan può essere la partita scudetto” - 19 settembre 2014

AlbertiniDi Luigi Petrosino. Demetrio Albertini, ex giocatore del Milan e della Nazionale ed ex vice-presidente della Federazione, è stato intervistato dal quotidiano Tuttosport. Ecco l’intervista: ”Ai miei tempi era la partita scudetto per eccellenza. Oggi il Milan è un cantiere aperto. Ha cambiato molto. E’ prematuro dire che anche Inzaghi lotterà per lo scudetto. Il gruppo vero lo vedi nei momenti della difficoltà. Il Milan deve dimostrare tutto. Però di sicuro Inzaghi potrà già battere la Juve. Anche l’entusiasmo sta sostenendo il Milan. E allora, in futuro…”

Dunque, Albertini, un pezzetto di scudetto in ballo c’è comunque, domani.

Chiunque vincerà, se una delle due vincerà, manderà un segnale molto forte. Il Milan può cominciare a volare, prendendo consapevolezza, fiducia. E magari un giorno dirà: cominciò tutto con quella vittoria. Inzaghi ha le caratteristiche e la passione per creare un Milan vincente. Anche per i bianconeri sarà un test fondamentale. Il primo contro una big. La Juve resta la favorita. Sia per la vittoria, domani, sia per il titolo, a fine campionato. Ma ha cambiato allenatore. E quindi deve cominciare da zero. Allegri può aprire un ciclo a Torino, come fece Capello al Milan dopo Sacchi. La Roma resta la squadra più attrezzata. Ha cambiato poco. Si è rinforzata molto. Poi ci sono le sorprese. Il Milan, l’Inter, che è un altro cantiere aperto, e forse anche il Napoli. Io sono molto fiducioso, se penso a Milan e Juve. Le vedo in grado di disputare una bella stagione. Anche in Europa, i bianconeri!.

In Europa troveranno un’altra sua ex squadra, l’Atletico.

L’Atletico Madrid resta favorito, nonostante la sconfitta con l’Olympiakos. Penso che volerà agli ottavi con la Juve. Il primo posto si deciderà nella sfida che le metterà di fronte a Madrid ad inizio ottobre. La forza dell’Atletico resta Simeone. Uno che dice: ”Non conta essere i più forti, ma conta essere quelli credono di più in quello che stanno facendo”. E’ la filosofia giusta. Ma la Juve ha un materiale umanoe una società così solida da mettere Allegri nelle condizioni migliori”.

Allegri dice che ha una Juve in grado di andare avanti su entrambi i fronti.

In Europa non bisogna avere paura. Bisogna essere un pò presuntuosi. Sapendo che non si vince solo difendendo, ma anche attaccando. Mettere paura agli avversari conta molto in Europa. Rispetto a Conte, Allegri ha una squadra più esperta, globalmente. Un vantaggio. Anche per questo la Juve deve credere di poter arrivare fino in fondo. L’Atletico ha dimostrato che si può raggiungere la finale anche se non hai i fatturati migliori. Pure la Roma deve crederci, nonostante il girone di ferro”.

Da Torres a Morata. Da un suo ex compagno a…

A un attaccante che potrà essere un protagonista in A. Fernando Torres era giovanissimo quando giocavamo assieme all’Atletico. Fu il goleador della squadra. E’ un ottimo acquisto. Non è uno che segna tantissimo. Bisogna avere fiducia, attenderlo con pazienza. Come diceva già Aragones, il nostro allenatore di allora a Madrid, 2002-2003, Fernando è più facile che segni i gol difficili che quelli facili”.


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