A mio figlio Giorgio, abbi cura e stringiti a Mamma. Abbi cura di Mamma. Tuo Papà Alberto che non rivedrai più, Alberto. [ Scritto con la punta di un chiodo sul muro della cella n. 25 di via Tasso a Roma ]. ( Alberto Marchesi, di anni 43, commerciante, militante comunista, espulso dalle Amministrazioni Statali per dichiarata opposizione al regime fascista. Fucilato nel marzo 1944. Medaglia d’Oro al Valor Militare).
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A D D I O A L U G A N O
Addio Lugano bella o dolce terra mia
cacciati senza colpa gli anarchici van via
e partono cantando con la speranza in cuor.
E partono cantando con la speranza in cuor.
Ed è per voi sfruttati per voi lavoratori
che siamo incatenati al par dei malfattori
eppur la nostra idea è solo idea d’amor.
Eppur la nostra idea è solo idea d’amor.
Anonimi compagni, amici che restate
le verità sociali da forti propagate
è questa la vendetta che noi vi domandiam.
E questa la vendetta che noi vi domandiam.
Ma tu che ci discacci con una vil menzogna
repubblica borghese un dì ne avrai vergogna
noi oggi ti accusiamo in faccia all’avvenir.
Noi oggi ti accusiamo in faccia all’avvenir.
Cacciati senza tregua andrem di terra in terra
a predicar la pace ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressor.
La pace tra gli oppressi la guerra agli oppressor.
Elvezia il tuo governo schiavo d’altrui si rende
d’un popolo gagliardo le tradizioni offende
e insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell.
E insulta la leggenda del tuo Guglielmo Tell.
Addio cari compagni amici luganesi
addio bianche di neve montagne ticinesi
i cavalieri erranti son trascinati al nord.
I cavalieri erranti son trascinati al nord.
-Pietro Gori-
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