La prima volta che ho notato Scrittrice precoce a pochi mesi scriveva il suo nome è stato su segnalazione del suo autore, Alberto Forni, intervenuto a commento di un mio pezzo contro l’editoria a pagamento: http://librolandia.wordpress.com/2013/04/13/contro-gli-editori-a-pagamento/. Non sapevo, all’epoca, che Forni cura un blog sul quale sono incappata in un paio di occasioni e con cui mi sono fatta delle belle risate, http://fascettanera.blogspot.it, e del sito www.iltuoebook.it, che invece non ho ancora avuto modo di guardare.
Spiegando perché non leggo libri di editori a pagamento avevo commentato un paio di biografie di scrittori che mi erano capitate sottomano di libri che gli editori mi avevano inviato di loro iniziativa, ed è proprio di biografie di questo tipo ciò di cui parla il libro di Forni. Forse dire che ne parla è un po’ eccessivo, al di là di una breve introduzione e di un’altrettanto breve postfazione il volumetto di una quarantina di pagine (virtuali, perché quello in mio possesso è un ebook) è costituito solo da Autobiografie di scrittori non illustri, come recita il sottotitolo.
Premesso che io non sono uno scrittore e che non lo sarò mai, cosa di cui sono consapevole da una ventina d’anni, provo a scrivere la mia autobiografia.
M.F., autrice pluridecennale (così faccio la spiritosa e non mi devo preoccupare di scrivere quanti anni ho, dato che andrebbe aggiornato di anno in anno, o in alternativa di scrivere l’anno di nascita, cosa che mi pare un po’ asettica. E poi ve la devo dire la mia data di nascita? Forse da qualche parte l’ho scritta pure sul blog, sui social network a cui sono iscritta l’ho scritta di sicuro, ma poi salta sempre fuori qualcuno che vuole capirmi in base al mio segno zodiacale e questa è una cosa che non ho mai gradito), ha pubblicato due racconti sulla rivista Il Tennis Italiano (non ridete, molti autori vantano pubblicazioni di questa importanza come se fossero una cosa seria e io ho davvero pubblicato due racconti sul Tennis Italiano negli anni ‘90) prima di nascondersi dietro una maschera di timidezza e di celare il suo sensibile animo dietro testi giornalistici quali recensioni e approfondimenti che analizzano le parole di altri autori ma che in realtà mettono a nudo la sua sensibilità (ok, ho dovuto impegnarmi un po’ con questa frase, forzare le parole, ma tutti gli scrittori del libro di Forni sono romanzieri o poeti, io no ma dovevo comunque trovare il modo di mettere in mostra la mia sensibilità, altrimenti come potrei definirmi scrittrice?). Mamma dolce e attenta (sappiate che non potete dissentire perché non mi conoscete quindi le mie parole sono la verità assoluta, e se non vi sembra rilevante sappiate che molti scrivono cose di questo tipo), ha mantenuto sul mondo lo sguardo incantato delle sue bimbe e, facendo propri gli insegnamenti di Gianni Rodari sull’entrare nella realtà dalla finestra piuttosto che dalla porta (la citazione colta fa sempre bello, questa viene dalla Grammatica della fantasia di Gianni Rodari, libro che prima o poi dovrò comprare. L’ho letto due volte, una prestatomi da una zia, l’altra prendendolo dalla biblioteca, ma ancora non mi sono degnata di spendere un centesimo anche se lo reputo un libro molto interessante e vorrei rileggerlo. Proprio perché non ho il libro non riesco a farvi la citazione precisa, ma tanto qui lo scopo è essere cialtroni e quindi non importa), usa la narrativa fantasy come grimaldello per esplorare la nostra realtà.
Va bene, mi fermo qui. Ho reso l’dea? Le biografie sono di questo tipo. Se siete aspiranti scrittori leggetelo e chiedetevi se non sia ora di appendere la penna al chiodo… ops, si dice degli sportivi, non degli scrittori, ma visto che siamo in tema di cialtronaggine la svista è voluta. Quando io ho scaricato l’ebook era gratis, non so se le cose cambieranno in futuro comunque il link è questo: http://www.ibs.it/ebook/forni-alberto/scrittrice-precoce-a-pochi/9788898285037.html. Non è certo un capolavoro questo libro, ma se dopo la sua lettura ancora volete scrivere magari vi aiuterà a prestare più attenzione a ciò che state facendo, specie se dovesse capitare di identificarvi con uno di quegli scrittori non illustri. E se per caso qualche vostro amico scrive regalateglielo, magari recepisce il messaggio, appende la penna al chiodo (!) ed evita di alimentare il mercato dell’editoria a pagamento, l’unica che può essere interessata a scrittori capaci di scrivere il proprio nome a pochi mesi o che subiscono la dolce devastazione della poesia.