te l'iperrealismo di fine novecento, ed aver svelato tutti gli enigmi della natura, la sua pittura ha cambiato direzione e arricchita di pochi e semplici oggetti, che diventano protagonisti regali delle sue tele, spersonificando l'essere umano e sostituendolo a uova, biglie, piume variopinte, e pentagrammi che simulano forme geometriche improbabili, si è diretta verso un ignoto che rappresenta un approdo felice, la meta di questo genio dell'arte. Il dire di Lanteri si compone di immagini che derivano da un alfabeto segnico che scava nella memoria, linguaggio di un mondo immaginario, di uno spazio parallelo al reale, ignoto nella sua corposa interezza, ma terribilmente presente nella mente, nella vita, nel cuore di ognuno di noi...è un viaggio a metà strada tra l'inferno e il paradiso, un modo peccaminoso di rappresentare con ironia il proprio essere, giocando con le proprie diversità e i propri piaceri, nuotando nel mare immaginario della fantasia alla ricerca de
lla stella perduta... Quella di Lanteri non è solo tecnica,!
è cuore, è anima, è dispersione dell'essere e dell'avere, è ricerca non fine a stessa, ma diretta ad arricchire l'umanità intera. L'esposizione voluta fortemente dal Presidente dell'Associazione Pandora Alessio Scala e patrocinata dall'Assessorato ai beni cultuali della Città di Nola, si inserisce all'interno di un progetto espositivo itinerante nato per festeggiare i 60 anni del Maestro e 40 anni di carriera artistica, e toccherà dopo Nola, la città di Paestum, Taranto, Firenze e Torino. La storia del Maestro Alberto Lanteri inizia a Torino dove nasce il 6 gennaio 1955, figlio di un dipendente Fiat e di una ballerina classica; già dall'infanzia, mostra le prime inclinazioni artistiche che lo porteranno all'età di soli cinque anni a vincere il primo premio in un concorso scolastico, con un disegno di un piccolo pulcino, chiaro segnale del suo talento naturale, riconosciuto anche successivamente dal noto critico Vittorio Sgarbi che lo definirà ?
?capace di creare opere d'arte di straordinaria vitalità". In diversi scritti giovanili, si possono leggere i racconti delle sue giornate passate a disegnare, a lavorare la creta, e dei primi insegnanti delle scuole medie che lo spinsero ad iscriversi al liceo artistico Cottini di Torino, dove conseguirà la maturità per poi dedicarsi ad una ricerca personale lontano dai canoni imposti dalle scuole d'arte che, anche a causa di dissensi politici dell'epoca, mortificavano il suo senso di libertà espressiva risultando soprattutto poco congeniali al suo estro e alla sua personalità eccentrica e anticonformista. All'età di diciotto anni, padrone di una tecnica eccellente, di cui era consapevole, parte per Firenze, dove viene ricevuto nello studio del Grande novecentista italiano, il Pittore delle Regine, Piero Annigoni, che dopo aver ammirato in silenzio le sue opere per più di un'ora, esclamò soddisfatto: " sei sulla strada giusta ". E da lì ci fu un crescendo di incontri che formarono ancor di più il suo genio, co!
me la lunga frequentazione dello studio di Mario Donizetti, che con i suoi consigli fece sbocciare il talento di Lanteri portandolo in poco tempo a contatto con tanti collezionisti e galleristi di fama nazionale. A soli ventidue anni, presso la famosa galleria "Quaglino incontri" di Torino fu inaugurata la sua prima mostra personale, a cui seguì quella presso l'autorevole "Galleria Pirra" che diede inizio ad un crescendo di successi e collaborazioni.
Orari Apertura Mostra: La mostra sarà aperta il Sabato e la Domenica ore 10,00-13,00 e 17,00-20,00 e negli altri giorni dalle ore 17,00 alle ore 20,00 PER INFO: +39 347 0755486
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