Ci presentiamo, e sotto una pioggia torrenziale iniziamo a chiacchierare, mi dice della sua grande passione, quella di scrivere e rimango colpita dall’entusiasmo con cui lo fa.
Eccolo, io do subito la parola a lui….
Alberto chi sei? parlaci di te
Sono uno a cui piace condividere, essenzialmente. Scrivo, leggo, faccio leggere, faccio scrivere. Un sacco di belle cose.
Di cosa parlano i tuoi libri?
Di contemporaneità, di metafore portate all’estremo per rendere chiara quella che è la nostra epoca.
Quanti ne hai scritti?
Scritti 3, di cui uno buttato, uno pubblicato e uno (spero) pubblicabile.
Sei giovanissimo eppure nelle tue corde la vena dello scrittore è presente, il rapporto con i tuoi coetanei com’è?
Normalissimo. Scrivere per me è terapeutico, non necessariamente un lavoro, quindi il rapporto con gli altri è identico a quello che si ha in un gruppo di amici.
Dalla necessità. Dal bisogno di farlo. Da uno stress congenito portato avanti per anni.
Il tuo libro preferito?
È la domanda più difficile della storia. Ma ora come ora, l’intera saga di Guida Galattica per autostoppisti.
Romanzo o racconto breve? Cosa è più vicino alle tue corde?
Racconto breve. Lo trovo più diretto e più economico, parlando di emozioni. Posso dare tanto, con poco, senza passare dal via.
Qual è la fase più difficile nella stesura di un libro?
La correzione. Dio mio lo stress che ti porti dentro durante l’editing.
Arrivare alla finale di Sanremo Writers cosa ha rappresentato per te?
È stata un’enorme soddisfazione personale, non contando che comunque è il primo riscontro ufficiale di un prodotto che pensavo fosse meno buono. Sono estremamente contento di com’è andata, anche avendo perso.
I tuoi libri: dove possiamo trovarli?
Su qualsiasi store online (Amazon, Ibs, Itunes, GooglePlay, etc), basta cercare il titolo del libro con il mio nome e cognome. Per facilitare le cose però, basta andare sul sito della mia casa editrice ( http://www.natividigitaliedizioni.it ) e ci sono tutti gli store disponibili.
Che LETTORE sei tu?
Compulsivo. Leggo 3-4 libri contemporaneamente.
Libro scritto, parti riviste, poi la penna mette l’ultimo punto, che sensazione provi?
Ansia ed eterna soddisfazione. Una di quelle cose che non può restituirti nulla.
Scrivi con la tastiera o carta e penna?
Entrambe. Capita spesso di trovarsi in giro ed avere spunti.
Verso Aprile molto probabilmente con la casa editrice organizzeremo alcune presentazioni successive alla finale di Sanremo Writers, insieme ad altri autori di Roma, sempre della stessa “mamma”: Andrea Casalboni, Ilaria Pasqua, Gianluca Malato.
Il tuo rapporto con i social.
Essendo nato nel vortice telematico e nella nascita di Internet, è ovvio entrarci e difficilmente uscirne vivi. È democrazia anarchica, è libertà di espressione. Adoro internet, ma non ne dipendo.
Hai partecipato a qualche concorso? se si a quali? se no a quali ti piacerebbe partecipare?
Per ora solamente Sanremo Writers, se non fosse che sto attendendo, per il secondo libro, risposte da “La Giara” e “Concorso Feltrinelli Ypsilon”.
Alberto intervistato da Destinazione Libri…perchè questa scelta?
Perché quando vi ho conosciuti a Sanremo Writers ho trovato in voi qualcosa che difficilmente si riesce a trovare oggi: l’ascolto attivo. E questo è lodevole da parte di chiunque, del e non del settore.
La domanda che non ti abbiamo fatto e che ti aspettavi? falla e rispondi pure
Forse per quanto riguarda il libro, ovvero, di che cosa parla Pam?
La quindicenne, di nome Pam, nonostante la giovane età, ha ben poco della sua generazione. Toccherà proprio a lei e al suo fidanzato scontrarsi, confrontarsi con un mondo, quello dei giovani, appartenenti alla cosiddetta generazione “00”, difficile da capire e difficile da vivere. Il rapporto che nascerà e si svilupperà tra i due giovani non è bene o male, è psicosi, è autodistruzione semi-conscia.
Cosa ti piacerebbe rimanga al lettore di questo libro?
La presa di coscienza, considerare se stesso come essere umano e non come essere divino.
Stai già pensando al prossimo libro?
Continuamente. Sto lavorando ad un progetto in cui vorrei semplicemente divertirmi.
Se dovessi convincere un ragazzo ad avvicinarsi al mondo della scrittura, cosa gli diresti?
Di farlo non per pubblicare, quella è una cosa che viene dopo, ma per se stesso. È una salvezza, scrivere per se stessi
Interessante questo Autore vero? Leggete il suo Libro, seguitelo. Ne rimarrete affascinati.
Buona lettura.
Alessandra.