Alla fine Alberto Stasi un condanna se l’è beccata: il tribunale di Vigevano gli ha inflitto 30 giorni di reclusione e una pena pecuniaria di 2.540 euro per detenzione di materiale pedopornografico. Sui video trovati nel computer del ragazzo aveva puntato molto l’accusa nel processo per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. La tesi dei pm erra che Stasi avesse ucciso la fidanzata proprio perché lei aveva scoperto quei video pedopornografici nel suo computer. Una teoria che non ha retto al processo di primo grado né all’appello: in tutti e due i casi Stasi è stato assolto dall’accusa di omicidio.
Ora arriva invece la condanna pr detenzione di quei video. La difesa del Sstasi aspetterà le motivazioni della sentenza per decidere se presentare appello.