Nei grossi vasi all’entrata, da due anni osservo l’Alcea rosa, che comunemente chiamiamo Malvoni, che ho seminato legata da un ricordo della mia infanzia. Quando ero bambina da Milano andavo a trascorrere le mie vacanze in campagna, dagli zii . In quelle estati lunghe ed interminabili, mi piaceva girare libera a piedi scalzi. L’orto era il luogo preferito: andavo a sentire il profumo dei pomodori che naturalmente non mancavo di assaggiare.Nei vecchi orti c’erano sempre i malvoni , crescevano sul limitare. Quando li vedo sento che sono fiori antichi, della nostra tradizione popolare , mentre le ortensie sono per me fiori antichi delle ricche ville dei primi del 900. Ritornando ai malvoni, ho osservato a lungo il loro comportamento. Comportamento ??? direte voi. Si, dopo aver letto “ La metamorfosi delle piante” di J.W. Goethe guardo lo sviluppo delle piante con occhio curioso: come vite in movimento Il malvone ad esempio sviluppa foglie di forme diverse: alla base sono grandi con lamina cordato-arrotondata, poi diventano più piccole e diventano palmate lobate. L’infiorescenza è formata a racemo, prima è contratta e porta i boccioli strettamente attaccati l’uno all'altro. Quando comincia a fiorire dal basso verso l’alto, sembra essere percorsa da una spinta di energia che aumenta la distanza tra un bocciolo e l’altro. Così il caule cresce a dismisura. Man mano che un fiore sfiorisce e la corolla cade, si apre quello appena successivo: un susseguirsi di contrazione ed espansione.
Da notare che i petali sono separati, ma riuniti alla base da una membrana che inguanta la colonna staminale e quindi quando sfiorisce i petali non cadono ad uno ad uno, bensì raggruppati come una corolla a tubo con petali saldati. A questo punto la corolla, formata dalla seconda fila di sepali, si contrae coprendo l’ovario fecondato che svilupperà piano piano i semi raccolti nella capsula. Spettacolare il comportamento degli insetti: si aggrappano alla colonna e si cospargono di polline. Risalta il contrasto il colore pallido del polline sui loro corpi scuri. Quando il fiore è mosso dal vento l’insetto si aggrappa alla colonna e pare godersi il dondolio!!! Naturalmente ho fatto degli sketch che vi mostrerò. Noi pensiamo che le piante, siccome non hanno arti per muoversi, vivano una vita statica insignificante, ed invece………. Quanta energia !!!