Il nome malvarosa o rosa di malvarosa sarebbe n'alterazione di rosa d'oltremare, attestato fin da 1500, e sarebbe stata riportata d'Oriente dai crociati del Medioevo, ai XVII e XIII secoli all'epoca di battaglie contro i turchi. Per altri la sua introduzione daterebbe dall'espansione ottomana in Europa al XV e XVI. È chiamata ancora passaggio-rosa o malvarosa o bastone di Jacob. La sua origine è sconosciuta, probabilmente vicino-orientale o mediterranea, ma potrebbe essere un ibrido tra Alcea setosa ed Alcea pallida, originarie dell'est dell'Europa e dell'ovest dell'Asia.
Classificazione scientifica: EukaryotaRegno: PlantaeDivisione: MagnoliophytaClasse: MagnoliopsidaOrdine: MalvalesFamiglia: MalvaceaeGenere: AlceaSpecie: A. rosea
Caratteristiche
Foglie alterne ovato-lobate e fiori ascellari bianchi. La radice della pianta ha anche un uso farmacologico di protezione delle mucose. La raccolta della radice avviene in autunno da piante di due anni di età che viene tagliata in bastoncini di max 20 cm, decorticata e seccata a 40 °C.
Colore di fiori della rosa: Rosa / Giallo / Rosso / Rosso sangue/ Arancione/ Bianco/ Blu...Colore di fogli della rosa: Verde chiaro. Tipo di fogli della rosa: Antiquato.
Classificata nella serie delle piante perenni, la malvarosa è una pianta vigorosa, eretta. Prevedere 6 piantagioni al m2. Prevedere un buono tutore o un filo per legarli. Prevedere di gettare e rinnovare tutti i due anni per evitare lo sviluppo della ruggine.
Usi farmaceutici
La malvarosa ha delle virtù medicinali simili all'altea officinale, tuttavia i suoi effetti sono meno efficaci. La pianta dispone di un'azione emolliente, lisciante ed anticatarrica.Le radici sono pingue di zuccheri mucillaginosi che a contatto con l'umidità si convertono in un soffice gel, che viene utilizzato per proteggere la gola dagli elementi irritanti e nel trattamento della tosse secca; le radici vengono vendute anche sotto forma di estratti secchi, sciroppi e pastiglie.
Simbologia
In Giappone, durante il periodo Edo, la malvarosa era il simbolo dello shogunato Tokugawa, e chiunque portasse tale simbolo sul kimono era rappresentante dello shōgun sotto tutti gli aspetti. Chiunque arrecasse danno o si opponesse agli ordini del rappresentante dello shōgun veniva punito anche con la morte. Puntare un'arma nei confronti di tale simbolo era considerato una vera e propria aggressione nei confronti dello shōgun stesso.
fonti: didìbamboo, jardiland, wikipedia