Stesso territorio e stesso problema: posti di lavoro che si perdono.L'
Alcoa chiude perchè l'energia costa troppo rendendo la produzione troppo cara rispetto ad altri paesi, e le miniere producono pessimo carbone, troppo costoso da utilizzare.Fino ad oggi, e per decenni, sono state
tenute in vita accollando a tutti noi il differenziale di costo, sulla bolletta di casa, per garantire anche alle multinazionali (straniere) il giusto profitto.Qualche milione (di euro) per lavoratore.Operai. Minatori.
E chi più di un minatore, o di un operaio da fonderia, merita il nostro rispetto. La nostra simpatia. La nostra solidarietà.Chi non vuole che vengano tutelati il loro posto di lavoro. La loro dignità.Nessuno, è evidente.Chi si infila dentro la terra per uscirne con la faccia sporca di nero
merita tutto il nostro rispetto. E' gente che ha un coraggio di cui solo pochi ne sono capaci.
Però.Già: c'è un però.Solo per mandare avanti la baracca ancora un po' sono necessari (pare) almeno 400.000€ euro a posto di lavoro. Tanto varrebbe mandarli subito in pensione.
Costerebbe meno. E non è certo l'elemosina che stanno chiedendo quelle persone. Vogliono un lavoro, un lavoro vero.Ma ad oggi il loro lavoro è costato alla comunità alcuni milioni, cadauno.Ha senso tutto ciò?
E' davvero dignitoso tutto ciò?Scavano il carbone, trasformano il metallo che alla fine diventano la portiera della nostra auto, l'infisso della finestra,il coperchio del microonde.Prodotti concreti, reali. E sudore e sangue reali.
Ma stipendi, in fondo, fasulli. Pagati con le nostre bollette.E' dignitoso?E' giusto?Se esiste un sistema per rendere quel carbone utilizzabile, si vada avanti, e così pure se è possibile rendere competitiva la fabbrica. Ma non con elemosine, che servono solo a procrastinare il problema senza risolverlo.
Se lo Stato deve aiutare quei lavoratori lo faccia con altre prospettive, non con altre elemosine.