”L’Azienda poi si impegna per il periodo di un anno dallo spegnimento delle celle a presidiare gli impianti e a mettere le risorse economiche per l’eventuale riavvio in caso di subentro di un nuovo acquirente -continua la Fim Cisl-. L’azienda prevede che entro la fine di aprile le manifestazioni di interesse dovranno tramutarsi in lettera di impegno. Il governo si e’ impegnato a favorire le condizioni di contesto per l’ingresso di eventuali compratori, in particolare per quanto riguarda l’energia”.
”Sul terreno dell’energia l’accordo prevede: -spiega la Fim Cisl- un regime transitorio con la proroga di 2-3 anni della cosiddetta superinterrompibilita’ nelle isole e per il quale sono in corso verifiche in sede UE. Una soluzione strutturale con la verifica del cosiddetto Interconnector (verifica con autorita’ competenti e Terna), di possibili accordi diretti con Enel e possibilita’ anche di autoproduzione (centrale Enel Sulcis 2 o altro investimento). La Regione e gli enti locali hanno calendarizzato impegni per la riqualificazione delle infrastrutture dedicate alla logistica come il porto e le strade annesse.Nell’accordo c’e’ anche un capitolo Ambientale legato alle bonifiche di cui dovra’ farsi carico anche Alcoa”.
”La Fim-Cisl esprime grande soddisfazione per il raggiungimento di una intesa fino a poche ore fa impensabile che consente di lavorare d’intesa con il governo per assicurare la continuita’ produttiva e la salvaguardia dei posti di lavoro in un’area particolarmente critica della Sardegna. E’ il frutto delle iniziative di lotta e della capacita’ negoziale del sindacato e del ruolo positivo esercitato dal Mise sin qui. Giovedi si svolgeranno le assemblee a Portovesme con i segretari nazionali di Fim Fiom Uilm”, conclude la nota