Un'esercitazione in forma di testDiamo l'importanza che merita, senza caricare di aspettativa nè sugli alunni nè su noi come docenti ad un prova che è ne più ne meno un esercitazione in forma di test. Magari collocarla, classificarla tra le cose che dobbiamo imparare a fare, senza mai credere che quei risultati siano l'effettivo livello di apprendimento dei bambini o peggio ancora lo specchio della nostra affermazione come insegnanti.
I bambini giocano
Perchè è risaputo che i bambini di scuola primaria, sia quelli di seconda che quelli di quinta ancora con il sapere ci giocano, ancora l'idea di fare una cosa per raggiungere una prestazione ce l'hanno davvero in pochi e anche quei pochi spesso di fronte ad una prova che non è per nulla semplice, proprio perchè tarata per la misurazione, sbagliano.
Ogni tanto dovremo ricordarci che quei test a risposta multipla, alcuni che richiedono ragionamento e lucidità di pensiero ai limite della scaltrezza, servono ad imparare a fare i test, che le competenze quali la capacità di leggere, ricordare e interpretare un testo che sembrerebbero banalmente misurabili con un test in realtà non lo sono per nulla.
I bambini e la maturazione
E quelle competenze non hanno tappe rigidamente definite così come i traguardi di competenza indicano e non tutti ci arrivano allo stesso momento, non sono mica fiori di zafferano che una mattina ti svegli e si sono aperti tutti. Perchè la verità è che dovremmo proprio definirli meglio questi traguardi di apprendimento (a parte che ancora non lo sanno bene manco al ministero quali e come sono) e alla fine della seconda non si può ancora chiedere prestazioni sulla lettura misurabili in quantità di parole lette a tempo, o interpretazione di testi letti in solitudine, all'interno del quale un bambino normalmente intelligente e vivace ci si perde mille e più volte, perchè non gliene importa nulla di stare lì a fare un test per dimostrare chissacosa a chissachi.
Classi campione e non
Ecco l'ho detto e voglio anche dire che se siete classe campione, non potrete manco rivolgere una parola ai vostri alunni (mentre l'osservatore potrà allegramente fare qualsiasi promessa che sarà mille volte più allettante del test da svolgere) e i bambini non vedranno l'ora di liberarsi di quei fogli fra le mani e li consegneranno dicendo come viene viene. Perchè così sono i bambini a questa età. Mentre nelle classi non campione ogni maestra coscienziosa che si rispetti, rivolgerà almeno una parola di conforto ai suoi alunni mentre sostengono la prova perchè è quello che fa tutto l'anno e tanto basterà ai bambini per essere spronati, quando non si tratta di un vero e proprio aiutino.
E la fretta dove la mettiamo?
E diciamoci la verità, per quale mercato del lavoro dovremmo avere tutta questa frenesia di prestazione, quando un giovane su tre oggi è senza lavoro, o non c'è da chiedersi se una scuola valutativa fino a questo punto non viola di fatto il diritto dei bambini ad apprendere in modo naturale senza forzature e soprattutto nel rispetto dell'individualità. Tanto vale dare ai bambini il tempo che serve.
Diciamolo allora che oltre al modo con il quale si propongono i contenuti conta il clima dell'apprendimento e che tutto, semmai diventerà misurabile, lo sarà molto più avanti.
Battete un colpo se ci siete.
Comunque se proprio volete fare tutte le cose sul serio, quelli dell' Invalsi hanno fatto le cose in grande stavolta e ci hanno spiegato le cose anche con un video:la novità, l'unica seria è che i bambini con DSA potranno accedere alle prove tramite gli strumenti compensativi (ed era ora). Nel sito trovate tutto, compreso il calendario delle scadenze delle procedure. Invalsi 2011Invalsi anni precedenti dove poter scaricare le proveArticolo originale di Crescere Creativamente Puoi pubblicare i contenuti in maniera parziale e con link diretto al post. In nessun caso è consentito il link diretto al download dei materiali. Per completezza di informazione consulta i Credits o contatta l'autrice.