Le dimissioni di Papa Benedetto
La cosa più grave a mio avviso è stata tutta la vicenda che ha portato Benedetto alla dimissioni. Tutto ha avuto il sentore di una velata congiura. Benedetto è stato lasciato solo, moltissimi gli remavano contro, alcune delle persone che gli stavano vicine lo hanno pure tradito in maniera plateale spiandolo. Non parliamo poi dei mass media, a martellare contro di lui e la Chiesa cattolica un giorno sì e l’altro pure ad esempio come è successo per la questione dei preti pedofili.
Nessuno vuol negare che il problema della pedofilia era ed è un problema grave, ma Benedetto XVI ha fatto più degli altri predecessori per estirparlo. Ma ciò non è stato quasi mai evidenziato, perciò si è capito che quello della pedofilia era un pretesto ingigantito ad arte per attaccare sia il Pontefice che la Chiesa.
Purtroppo i mezzi di informazione sono in mano ai poteri forti, politici e finanziari, di ideologia massonica e mondialista, tenaci oppositori del Cristianesimo soprattutto nella sua espressione cattolica, e hanno cercato spesso pretesti per gettare però fango sulla Chiesa. E che queste forze siano false e ipocrite e non siano credibili nella loro proclamata ‘protezione’ dell’infanzia, lo si nota dal fatto che dal 68 in poi pubblicizzano e incoraggiano il libertinaggio sessuale e l’aborto.
Ce da chiedersi, quanto libere siano state le dimissioni di Benedetto. Sono state date senza costrizione di sorta? Forse non sono state fatte minacce palesi o ricatti, è stata tutta la situazione difficile che è stata creata apposta che forse ha convinto Ratzinger che non avendo più le forze di un giovane sarebbe stato più opportuno mettersi da parte per far eleggere un’altra persona più energica a difesa della Chiesa. Ecco come si potrebbe spiegare quella motivazione data, quel ‘per il bene della Chiesa’ detto durante l’annuncio delle dimissioni. Ma non ci sarebbe da escludere neanche un consiglio soprannaturale che magari il Pontefice potrebbe aver ricevuto per ‘sospendersi’ e così dare corso agli eventi apocalittici finali. Alle sue dimissioni mi è venuta in mente la frase di San Paolo che assicurava che l’Anticristo sarebbe comparso solo dopo che sarebbe stato “messo da parte colui che lo trattiene” (1) , che per alcuni Padri della Chiesa era ed è il Sommo Pontefice di Santa Romana Chiesa…
Bergoglio
E veniamo a Bergoglio. Sarà perché ho sempre amato Benedetto e ho ritenuto una ferita grave, un vulnus inconcepibile le sue dimissioni, ammesso e non concesso che siano state considerate valide da Dio, non sono però mai riuscito ad accettare Bergoglio come Papa .
La sera dell’elezione
Sin dalla prima apparizione in mondovisione nel balcone della Basilica la sera della sua elezione ho sentito in cuor mio che c’era qualcosa che non stava andando per il verso giusto. Avvertivo attorno a San Pietro un’aria pesante e ho avuto una brutta sensazione, che è peggiorata guardando quest’uomo mentre si affacciava. Sicuramente sarà stata solo una mia impressione, ma avvertivo poca partecipazione da parte sua, un atteggiamento freddo, quasi un fastidio verso la gente che lo acclamava e soprattutto poca benevolenza. Mi ricordo che tutti i precedenti Papi sembravano stupiti e sorpresi per quello che era accaduto, lui invece sembrava preparato, come se lo sapesse da tempo. E poi quel segno di ‘umiltà’ nel farsi quasi benedire dalla folla e quell’insistere nel definirsi ‘Vescovo’ di Roma, mi ha fatto subito temere che atteggiamenti del genere, se fossero stati ripetuti in futuro, avrebbero potuto minare la figura del Papa, e col senno di poi devo dire che forse non ho avuto torto purtroppo.
Sembra un nulla, però in certi eventi credo bisogna stare attenti anche ai segni e devo dire che quel gabbiano appollaiato per una buona mezz’ora sul comignolo della stufa della Cappella Sistina durante l’elezione papale non mi ha fatto presagire nulla di buono. Ricordiamoci che il Gabbiano è un uccello spazzino. E infatti alcuni mesi dopo l’elezione cosa si viene a scoprire? Che forse è stato combinato un pasticcio durante le votazioni, una di queste infatti è stata annullata forse abusivamente e le schede di essa non sono state bruciate immediatamente come era prescritto. Dove sono state messe? Nessuno ha dato una risposta! E si è svolta un’altra votazione che probabilmente non poteva essere fatta perchè la precedente, la quarta, era stata forse ingiustamente annullata e le votazioni previste per la giornata dovevano essere quattro e non cinque come poi invece è stato.
Sono nate polemiche e discussioni, tra chi ritiene che l’elezione sia stata canonicamente valida e chi sostiene il contrario. E’ pur vero che anche considerando valida l’elezione non si può negare che una aura sinistra di irregolarità non dissipata ormai aleggia su di essa e per molti fedeli l’elezione non è certa.
Una delle prime reazioni positive per l’elezione è stata quella del Gran Maestro della Massoneria, che ha esultato per Bergoglio. Come si sa la Massoneria è una vera nemica del Cristianesimo e della Chiesa, condannata più volte da svariati Papi. E a seguire, anche tutti i mezzi di informazione, la maggior parte in mano ai poteri forti, hanno osannato il neoeletto. A loro dire “ Bergolglio finalmente riuscirà a ‘riformare’ la Chiesa nonostante abbia contro molti cardinali conservatori e all’antica”.
Ma non vale la massima che quando i tuoi nemici ti lodano allora devi fermarti un momento e riflettere perché forse stai sbagliando qualcosa? Questa apertura di credito gioiosa e incondizionata del mondo che è sempre stato contro la Chiesa e la Religione cattolica magari non avrà impensierito più di tanto Bergoglio ma a me come fedele sì!
I simboli del Papato
Un’altra cosa che ha dato la misura sul proposito di “smontare” la figura del Papa è la lotta che da subito Bergoglio ha fatto contro i simboli esteriori del Papato. Qui non stiamo parlando della Tiara d’oro tempestata da pietre preziose, il Triregno, che si usava nelle cerimonie di incoronazione e che assieme alle Chiavi è sempre stato il simbolo di Pietro, stiamo considerando segni più semplici, quali la croce pettorale d’oro che lui ha voluto d’argento e le scarpe rosse che non ha voluto più calzare. Sotto ogni segno c’è un significato, e quindi così facendo, con la scusa dell’umiltà, un po’ troppo ostentata però, ha svilito se non addirittura disconosciuto tali significati. Inoltre involontariamente ha anche fatto passare quasi per vanitosi i suoi successori.
Bergoglio è sembrato ignorare ciò che pensava il poverello di Assisi, di cui ha voluto assumere - forse un po' incautamente ? - il nome. San Francesco infatti raccomandava che gli oggetti sacri, quali ad esempio il calice e la pisside, dovevano essere del materiale più prezioso, perché a contatto con la Carne e il Sangue della Divinità e perché Sacro non può essere rappresentato con sciatteria.
Gli abiti del celebrante, che alcuni ritengono “sontuosi”, soprattutto quando è il Papa ad indossarli, stanno ad indicare la Gloria di Cristo, di cui il sacerdote durante la Messa è il rappresentante.
E fra l'altro, a proposito di Messa, con il suo non inginocchiarsi davanti all’eucaristia dopo la consacrazione, come la mettiamo? Ma Bergoglio sa che ha davanti la Divinità? Penso proprio di sì visto che ne ha avuto la prova a Buenos Aires quando ebbe modo di constatare un miracolo eucaristico in cui le ostie si erano trasformate in carne sanguinante. Eppure non mostra la deferenza dovuta, portando così il cattivo esempio.
L’atteggiamento umile
Da subito si è capito che voleva mostrarsi umile e povero. Il problema che altro è l’umiltà esteriore altra è quella interiore. La vera umiltà non va mostrata, si nasconde, se no che umiltà è? E poi che c’entrano il pauperismo e la sciatteria con la povertà e la semplicità? Che vuol dire mettersi un paio di scarpe consumate, nere e quasi sporche sotto i paramenti papali nuovi e puliti ? O portarsi appresso una borsa da rappresentante di medicinali o da commesso viaggiatore quando sale nell’aereo? O addirittura andare a comprare le lenti, come una persona qualunque, dicendo fra l’altro di non voler cambiare la montatura per non spendere troppo, come è successo ultimamente?
Le omelie da Santa Marta
A dir poco “sorprendenti”, per usare un eufemismo, sono poi le famose prediche da Santa Marta.
Queste omelie sono risultate di frequente uno stillicidio di banalità, frasi politicamente corrette, se non spropositi che hanno più volte rasentano l’eresia.
Non si contano più infatti le cose dette che hanno messo in allarme i credenti a causa della loro ambiguità. A me, fra le tante, ha molto colpito la sua affermazione sulla Vergine Madre, che non ha mai dubitato della parola di Dio e che per secoli è stata considerata come la prima credente dalla Fede incrollabile. Lui ha asserito che Ella sotto la Croce ha forse pensato di essere stata ingannata da Dio per il fatto che Gesù era stato crocifisso! E bravo il caro Papa, con poche incaute parole ha messo in dubbio la Fede della Madre di Dio e fatto passare addirittura l’Altissimo per ingannatore!
E non parliamo dei continui appelli in favore degli immigrati perché sia assicurata loro l’accoglienza, frasi che seminano false speranze e mettono in seria difficoltà i Paesi come il nostro, che sono così stati quasi invasi soprattutto dopo le sue parole a Lampedusa. Ma che atteggiamento in favore dei diseredati è questo? Sappiamo bene che la maggior parte di questi poveretti non fugge per motivi politici o bellici ma per cercare lavoro o fortuna nell’opulento mondo occidentale, mentre da parte di alcuni di loro c’è proprio una intenzione di conquista anche religiosa. Bisogna battersi perché le persone non fuggano dai loro paesi ma abbiano lavoro e prosperità nella loro terra
Qualcuno mi dirà che questa voluta dal Papa è carità, che è dovere del cristiano accogliere chi è in difficoltà. D’accordo. Solo che qui si rischia di porre l’attenzione soprattutto sull’aspetto materiale. Ma all’anima chi ci pensa? Ecco, pare che la maggior parte dei discorsi del Nostro siano dedicati all’aspetto materiale e non a quello spirituale. Vero che bisogna lottare contro la fame e l’inquinamento, ma non ci si può fermare lì, bisogna pensare anche alla Spirito. Bisogna parlare della vera Carità, se no la Chiesa si trasforma in una Onlus. Deve mettere in guardia contro il peccato, convertire, spronare gli esseri umani a lottare continuamente contro il Diavolo che vuole la nostra perdizione eterna! E invece ha detto “il proselitismo è una profonda sciocchezza"! Roba da far cadere le braccia!
Abbiamo un problema!
All’inizio mi chiedevo, come si dice qui a Roma, “ ma c’è o ci fa?”. Adesso ormai questo pensiero non mi passa più per la mente per il semplice motivo che mi sono convinto che c’è e ci fa!
Come dissero gli astronauti dell’Apollo al Centro di controllo in un momento di seria difficoltà che stava mettendo a repentaglio le loro vite? “Houston, abbiamo un problema!”. Questa frase è rimasta famosa. Ecco la stessa frase vorrei rivolgere soprattutto alla anime belle, agli estimatori di Bergoglio, almeno quelli in buona fede, che non capiscono la gravità del momento, e un giorno sì e l’altro pure si arrampicano sugli specchi per difendere lui e le sue uscite, mostrandosi così più papisti del Papa. “Miei cari, svegliatevi, abbiamo un problema!” vorrei dire loro, “e che problema!”. “La gente così va all’Inferno credendo che non esista il peccato e voi state a pettinare le bambole?”
Le Profezie si stanno realizzando?
Purtroppo da un pezzo i lupi travestiti da agnelli sono entrati nell’ovile e stanno divorando il gregge.
Non è che le Profezie si stanno realizzando sotto i nostri occhi e non ce ne siamo ancora accorti? Forse l’Apocalisse si sta svelando alla lettera e il Falso Profeta è già tra noi, probabilmente si sta installando l’Abomino della Desolazione nel luogo Santo e manca solo l’abolizione del Sacrificio perpetuo perché si sveli l’Anticristo, visto che è stato messo da parte Colui che lo trattiene, e noi che facciamo? dormiamo o peggio narcotizziamo le anime?
Ma so già quale sarà la risposta, rivolta a me che non sono nessuno ma soprattutto a quelli più autorevoli e preparati di me che da tempo cercano di mettere in guardia: saremo tacciati di essere solo dei tradizionalisti presuntuosi e bigotti, ignoranti e superbi. “Come vi permettete di criticare il Papa” diranno! E la cosa fa particolarmente impressione perché verrà detta, e senza il minimo pudore, anche da molti di coloro che non si facevano scrupolo di fare critiche velenose e contrastare Benedetto quando era il Papa! Non verremo quindi ascoltati, ma anzi derisi se non addirittura insultati e perseguitati. E verremo tacciati di essere apocalittici e catastrofici, specialisti nel seminare paure.
Ci sarebbe da dire "ma chi me lo fa fare?", se non fosse che di mezzo c’è la salvezza eterna delle anime! La situazione in realtà è veramente tragica e pericolosa! Altro che lasciar perdere, qui c'è da piangere lacrime di sangue!
Occorre ormai rivestirsi dell’armatura della Fede e combattere, ma molti stanno lì inerti e anzi contrastano i fratelli che lanciano allarmi. Ma la cosa più triste è che, come le vergini stolte del Vangelo, non si accorgono che la battaglia è già iniziata e che forse fra non molto lo Sposo verrà!
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Note
(1) " Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.
Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l'empio". San Paolo (II Lettera ai Tessalonicesi, 2, 1-12)