Alcune nuove riflessioni sulla sosta selvaggia a partire dal bizzarro caso e il buffo mistero della fuoriserie gialla a Viale Aventino

Creato il 01 agosto 2014 da Romafaschifo



Volevamo presentarvi il caso di questa magniloquente autovettura dallo sgargiante colorito che alberga quasi ogni giorno su Viale Aventino, dalle parti dell'incrocio con San Saba e Piazza Albania. In questa zona, sul lato destro della strada andando verso Circo Massimo, ci sono sempre moltissimi posti auto a disposizione (ovviamente striscia blu), posti auto che evidentemente non interessano a questa vettura che sempre o quasi sempre potete trovare parcheggiata in seconda fila, in maniera pericolosa, in curva se non addirittura – accade sovente – infilata dentro la fermata Atac a monito e a umiliazione dei pezzenti che si servono del mezzo pubblico.
Di che si tratta secondo voi? Un cliente assiduo dei bar della zona? Un povero lavoratore che si è trovato per sbaglio a possedere una fuoriserie, ma che in realtà è così indigente da non potersi permettere un euro di parcheggio regolare a pagamento (ci chiediamo però con quali risorse economiche possa mettere benzina)? Mistero. Come è un mistero l'atteggiamento della Polizia Municipale che qui transita e non fa nulla. Viale Aventino, stradone a tre corsie, è diventato così (perché non c'è solo questo genio dalla gialla automobile) un budello inenarrabile dove ci si posteggia regolarmente in doppia fila pur in assenza di vetture in prima fila. Sì, avete capito bene. Doppia fila su strisce blu anche quando le strisce blu sono tutte vuote. Il massimo del massimo dell'atteggiamento malato dei romani nei confronti della sosta. Ma se le malattie non le cura nessuno cosa c'è a fare una amministrazione e cosa ci sono a fare delle pubbliche autorità come quella dei Vigili Urbani? Sono casi ormai incancreniti che si possono risolvere in tre modi: un nuovo arredo urbano (carreggiate inutilmente larghe richiamano la sosta selvaggia e questa sosta selvaggia attrae traffico, oltre che generarlo congestionandolo); una videosorveglianza fissa che consenta al vigile dall'altra parte dello schermo di multare in remoto; una videosorveglianza in movimento (multe a strascico) a lungo promessa dal capo dei vigili Raffaele Clemente e prevista per settembre. Speriamo, sarebbe una svolta. Se poi il Governo, che ha preso una delega dal Parlamento per riformare il Codice della Strada, si convincerà dell'opportunità di prevedere una decurtazione dei punti patente anche per il divieto di sosta, la faccia delle nostre città cambierà da così a così. Sarebbe quella la svolta delle svolte.