Come sempre le nomination agli Oscar suscitano diverse perplessità e qualche piccola, piacevole sorpresa. Cominciando da quest’ultime è bello trovare in lizza per ben cinque statuette un film come Amour che, oltre alla candidatura per la miglior pellicola straniera, ottiene quelle per miglior film, regia, sceneggiatura originale e attrice protagonista per l’immensa Emmanuelle Riva. Alla luce di ciò pare decisamente strano e incomprensibile che non abbiano nominato anche Jean-Louis Trintignant per il miglior attore protagonista. Un altro film che ha ottenuto a sorpresa quattro nomination, tutte di primo piano, è Beasts of the Southern Wild, nei nostri cinema dal 7 febbraio col titolo di Re della terra selvaggia. Il giovane Benh Zeitlin, al suo debutto nel lungometraggio, conquista subito una nomination come miglior regista insieme a quelle per il miglior film, sceneggiatura non originale e attrice protagonista per la folgorante interpretazione della piccola Quvenzhané Wallis, una bambina di appena nove anni, la più giovane candidata agli Oscar della storia.
La parte del leone l’hanno fatta Lincoln di Steven Spielberg con 12 nomination e Vita di Pi di Ang Lee con 11, due film che non potevano non ottenere consensi presso i membri dell’Academy. Il primo è incentrato su uno dei presidenti più amati di sempre nella storia degli Stati Uniti d’America mentre il secondo è stato abilmente costruito a tavolino per piacere a tutti ad ogni latitudine anche se è meno bello e assai meno profondo di quanto vorrebbe far credere.
Passando alle scelte che destano maggiore perplessità, il fatto di nominare Alexandre Desplat per la colonna sonora di Argo e non per quella di Moonrise Kingdom è alquanto bizzarro e rispecchia a pieno il modo di operare dell’Academy. Si candida Desplat, a mio avviso il miglior compositore dell’anno, non per il suo lavoro più brillante ma per quello realizzato per uno dei film in odore di Oscar come Argo. Ignorare totalmente l’ultimo capitolo del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan è assurdo, a maggior ragione se si considera che un film come Biancaneve e il cacciatore ha ottenuto due nomination. Quasi completamente esclusi anche Wes Anderson, candidato solo per la miglior sceneggiatura originale di Moonrise Kingdom – scritta a quattro mani insieme a Roman Coppola – e Paul Thomas Anderson che con The Master è stato sì candidato a tre Oscar ma esclusivamente per gli attori. Tra le pellicole in lingua straniera stride l’assenza del film rumeno Oltre le colline. Meritavano qualche nomination film come Looper, Ruby Sparks, Cloud Atlas e Killer Joe mentre tra i film d’animazione la candidatura a Ribelle – The brave pare decisamente troppo generosa se si pensa che sono rimasti fuori dalla cinquina opere come Hotel Transylvania, Le 5 leggende e Ernest & Celestine. E’ comunque positivo trovare in questa categoria tre opere realizzate in stop-motion, in un’epoca in cui l’animazione digitale la fa ormai da padrona assoluta. Non resta che aspettare il 24 febbraio per la cerimonia di premiazione degli Oscar, ricordandosi che in fondo è solo un gioco, carico di aspettative, pressioni e forti interessi economici in ballo, ma pur sempre un gioco.
Al seguente link potete consultare l’elenco completo di tutte le nomination: http://www.taxidrivers.it/37383/news/academy-awards-2013-tutte-le-nomination.html
Boris Schumacher