Alcuni libri su Cuba

Creato il 03 settembre 2013 da Patrickc

Un po’ di libri su Cuba, per principianti…

Alcune volte è bello approcciarsi a un viaggio come un ‘vaso vuoto’, da riempire. Più spesso preferisco però prepararmi, studiare, imparare un po’ la lingua perché altrimenti, in un viaggio di due settimane, alcuni particolari, alcune sfumature rischierebbero di sfuggirimi. Perché voglio capire quello che vedo. E quello che non vedo.

Naturalmente è bastato un viaggio a Cuba per trasformarmi in un esperto, quindi non racconto i migliori libri per capire Cuba, o quelli che fondamentali, ci mancherebbe. Racconto quelli che ho letto e utilizzato io, che magari possono servire come spunto. O magari no. Si accettano altri suggerimenti nei commenti, naturalmente. Ma agli esperti di Cuba chiedo venia.

A Cuba, viaggio fra luoghi e leggende dell’isola che c’è 

(Einaudi geografie, di Danilo Manera)

Ho cominciato questo libro di Danilo Manera e dopo poche pagine l’ho odiato. Raccontava la città inserendo troppi dettagli, troppe storie, troppi incisi: impossibile trattenere tutto nella memoria. Le immagini affastellate sfuggivano come sabbia in una clessidra. Naturalmente mi sbagliavo. Semplicemente Danilo Manera richiede tempo. Scrive benissimo,  quando è ispirato ha il passo del grande scrittore – anche se incostante – e questo libro, a metà strada fra guida, saggio, libro di racconti prende per mano con una bella voce, vicina e sincera e conduce alla scoperta di quest’isola incredibile, nei suoi lati più solari e in quelli più tenebrosi. Altre volte semplicemente svela semplicemente quelli meno conosciuti. Quello che si avverte nettamente è una sorta di utopia enciclopedica: storia, miti, lettere, arti, musica, esperienze personali, ricordi, amori, Manera cerca di infilare tutto nel libro. La cosa sorprendente è che quasi riesce a dare un senso a tutto questo.

E’ vero però che il libro diventa più vivido, più efficace se viene letto sul posto. Proprio come una guida. Grazie a questo libro ho visto con occhio diverso il museo nazionale dell’Avana (con gli occhi della memoria, perché il capitolo l’ho letto dopo la visita), ho riconosciuto un camello per strada, una ragazza che posava per un servizio fotografico del quince, riconosciuto dettagli e angoli dell’Avana vecchia o momenti di vita quotidiana dei cubani..piccoli particolari che forse non si sarebbero nemmeno fermati nella memoria.

Dopo In Grecia che mi ha accompagnato in viaggio l’anno scorso (con qualche simile perplessità iniziale) questa collana Einaudi Geografie continua a sorprendermi.

Trilogia sporca dell’Avana

(Edizioni E/O di Pedo Juan Gutiérrez)

Ho scoperto  Pedro Juan Gutiérrez grazie al densissimo capitolo sulla letteratura del libro di Manera. Ex giornalista, operaio, docente, bracciante, artista in questi racconti duri, taglienti, sporchi e vagamente autobiografici Gutiérrez racconta l’allucinante realtà del periodo especial negli anni ’90 quando, dopo il crollo dell’Unione sovietica a Cuba è improvvisamente mancato tutto. Gutiérrez si muove sul filo del surreale, dell’iperbole e mescola sesso, morte, humour nero, riflessioni amare con dettagli crudi, come un Bukowski al quadrato. E’ un libro che puzza di sporco, umori corporali, cibo rancido, sangue, fumo di sigaro e rum di bassa qualità, spruzzati dalla brezza marina del Malecòn. Alla lunga forse è ripetitivo, ma alcuni racconti sono fulminanti. Certo, di sicuro, non è per tutti.

L’Avana, amore mio

(Dalai, di Alejo Carpentier)

Raccolta di articoli e brevi scritti di  Alejo Carpentier, che è forse il più famoso scrittore di Cuba. Racconta le trasformazioni di un’Avana del passato, che non c’è più e aiuta forse a capire quella di oggi. E guardando in filigrana il presente, di quella Cuba lì’, che non c’è più, se ne riescono a intuire le tracce.

Fidel Castro, autobiofrafia a due voci

(Mondadori, di Ignacio Ramonet)

L’intervista con Fidel Castro è il frutto di - immagino estenuanti – conversazioni fra il dittatore cubano e Ignacio Ramonet che, a parte qualche critica qua e là sembra subire enormemente ed eccessivamente il fascino di un uomo la cui storia si intreccia e in gran parte si identifica comunque con gli ultimi 60 anni della storia cubana. Non entro nel merito della situazione politica dell’isola, comunque unica. Parlo solo da lettore curioso, interessato. Questo libro offre pagine molto interessanti, ma nel complesso risulta un tomo assurdamente prolisso e didascalico – come il personaggio - che alla fine rende il libro di difficile lettura anche perché, accanto a pagine davvero ricche e accessibili, entra in dettagli minuti che possono essere di interesse esclusivo degli studiosi di storia cubana o del pensiero di Castro.  E’ un libro probabilmente molto importante, ma non certo leggero.

I diari della Motocicletta

(Feltrinelli)

Molti hanno visto il bel film di Walter Salles, ma anche il libro merita e aiuta a capire il personaggio del ‘Che’ Guevara, forse più degli onirici, frammentari film di Steven Soderbergh (quelli con Benicio del Toro). Il film racconta la giovinezza del Che maturò le sue convizioni politiche e rivoluzionarie durante un viaggio in Sudamerica, scoprendo cosa succedeva nel mondo e confrontandosi con la povertà e i soprusi.  Una delle tantissime contraddizioni dell’isola è che viaggiare è proprio una delle cose che a lungo è stata negata ai cubani.  Una cosa che sta cambiando, anche se servono molti soldi, visto che all’aeroporto (per il quale non ci sono nemmeno indicazioni stradali, per dire!) erano molti i cubani con il passaporto blu. Un’immagine, a quanto ho capito, inedita fino a poco tempo fa.

Le guide di Cuba

Solo due parole sulle guide La Routard di Cuba si è confermata come sempre una guida estremamente affidabile, ‘calda’, sempre in bilico fra spunti quasi letterari e il solito cumulo di informazioni. Da seguire e non seguire, come tutte le guide, ma preziosa. Ho nuovamente provato anche la Marco Polo Cuba, utile ma molto ‘leggera’ come informazioni, che sono ridotte all’osso, forse messe un po’ in secondo piano dalla grafica (gradevole) e dalle tante foto. Prezzo però imbattibile a 10,90 euro. Noi l’abbiamo presa per un motivo molto semplice: la cartina stradale inclusa in una comoda tasca di plastica (uno dei particolari che amo di queste guide). La mappa si è dimostrata sufficiente, anche se sarebbe servito un maggior dettaglio, dal momento che le indicazioni sono estremamente carenti sulle strade cubane e qualsiasi punto di riferimento è vitale per non sbagliare strada e percorrere anche decine e decine di chilometri (conosco chi ne ha fatti oltre cento) in direzione sbagliata.

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