è salito il mio spirito profondo:
io sono un sognatore
le stelle hanno veduto tutti i miei tormenti
ma le mie mani
hanno creato l'uomo
e come un dio terreno
ho sfamato le bocche bisognose
e ho sudato per l'incolume ostia
della mia religione.
E questa farina bianca
questa manna
che sollevo con le mie braccia
è simile al corpo di una donna
che oserei chiamare
arte.
Pane,
liquido desiderio di pace
su di te imprimo la mia stanchezza
e insieme la mia canzone.
Pollici verdi
che aprono tante speranze,
il pane che entra fra i fanciulli,
le richieste d'amore.
Niente ripagherebbe la mia fatica
se non le stelle
che mi guardano lavorare
e mi sentono dentro la notte
come una nebbia benefica
che risana i loro polmoni.
Io mi alzo col pensiero di Dio
e mi corico con l'amore dell'uomo.
è il componimento che campeggia nella panetteria Princi di via Speronari, a Milano, scritto da Alda Merini e intitolato A Rocco Princi. non lo ignora nessuno, poiché è collocato, ineludibile, in prossimità dell'uscita, e così sono rari gli avventori che escono dal panificio senza aver letto almeno qualche riga.