Aldo Ascolese e Gianluca Origone ospiti del LIONS CLUB SAVONA TORRETTA
Creato il 07 febbraio 2015 da Athos Enrile
@AthosEnrile1
Fotografia di Marina Mag
Un momento speciale,
ecco la definizione di una serata che da serena - come era ipotizzabile fosse -
si è trasformata in ricordo indelebile.
Il meeting,
organizzato dal LIONS
CLUB SAVONA TORRETTA, aveva come focus un concerto - non è più una
novità per questa associazione - un po’ anomalo, a carattere intimistico, quasi
familiare.
Una sala dedicata,
sedie disposte ordinatamente e un pubblico attento e interessato.
Non è un fatto
scontato quello che ho descritto, perché è sempre più difficile assistere ad
avvenimenti musicali a cui viene data l’attenzione che meritano, evitando
elementi di “disturbo” che impediscono agli artisti di esprimersi correttamente…
gente che va… gente che viene…
Ho ascoltato molte
volte Aldo Ascolesee Gianluca Origonein
fase live, ma non avevo mai visto un risultato simile, nonostante le corde
nuove della chitarra abbiano messo a dura prova la pazienza del cantante,
costretto ad una frequente operazione di accordatura, e questo testimonia una
volta di più che il concerto riuscito non è quello caratterizzato dalla
perfezione tecnica, ma dal feeling che, spesso per magia, si viene a creare.
Ascolese e Origone
propongono ancora una volta una folta pagina di cantautorato, incentrata sul
repertorio di De Andrè, ma con larghe escursioni sul versante italiano - Dalla,
Tenco - e passaggi in altri contesti. Una citazione a parte merita il ricordo di
Pino Daniele, Quando, una brano
difficilissimo che è stato proposto in pubblico per la seconda volta, e che ha
emozionato i presenti, nonostante una rivisitazione personale, diventata forse
il valore aggiunto dell’esecuzione.
Non sono mancati un paio
di brani di produzione interna, ed evidenzio Bella
mia città, canzone con cui raccoglierà a breve un ulteriore premio in
carriera.
Ma la differenza di
cui parlavo prima la si vede nella grinta, nell’affiatamento e nel mood di
serata, e la staticità che spesso sottolinea i momenti privi di motivazione ha
lasciato il posto a grinta e divertimento.
Non mi è dato di
sapere il grado di passione e conoscenza musicale dei presenti in sala, ma ho
assistito alla creazione di un filo immaginario che per un paio di ore ha
legato indissolubilmente tutti i presenti, artisti e dirimpettai, con manifestazioni
di gradimento che hanno “sciolto” i due musicisti, solitamente tendenti al
taciturno.
La voce di Aldo
Ascolese - tonalità e modulazione - migliora col passare del tempo, e il
virtuosismo chitarristico di Gianluca Origone - cesellatore e complemento
perfetto di Aldo - è in costante evoluzione.
Serata infame, meteorologicamente
parlando… da Madonna del Monte si intravede il golfo ligure illuminato, mentre
il vento taglia in due… e se Aldo Ascolese avesse avuto tempo di fermarsi ad osservare, ne sono certo, avrebbe
scritto una nuova canzone…
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