ALDO FUMAGALLI -SINDACO LEGHISTA PUTTANIERE : continua il processo .

Creato il 27 gennaio 2012 da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Dopo la narrazione delle scorribande con prostitute fatta dall''amico industriale Pasin e dall'autista del comune che le portava in giro , al processo contro il leghista Fumagalli è la volta dei funzionari onesti che si opposero alll’ex sindaco leghista Aldo Fumagalli che fece ospitare, per circa 10 giorni,  una bella ragazza straniera nella casa dei poveri di via Vetta d’Italia senza averne alcun titolo,                                                            Francesco Spatola e Silvio Pieretti sono     i funzionari dei servizi sociali che non aiutarono il sindaco ad occultare l’episodio e che in cambio subirono  le ritorsioni.                                                                           Spatola ha confermato : fu il sindaco a spingere perché la famosa amica straniera fosse ospitata, senza titoli, nella casa comunale destinate ai poveri in via vetta d’Italia. Il funzionario Silvio Pieretti era perplesso perché la ragazza, più che una bisognosa, sembrava una fotomodella; si accorse inoltre che nella casa comunale le donne erano due, anche se non videro mai la seconda ragazza. 
L’interrogatorio ha cercato di chiarire se il sindaco fosse il «grande protettore» della donna, come l’ha definito Spatola. Secondo il funzionario sì, era proprio così. Fu Silvio Pieretti a pretendere che abbandonasse l’appartamento occupato indebitamente ma la donna reagì minacciosa: “Lei non so chi sono io, non sa che cosa le potrà succedere”. Pieretti fu inflessibile, addirittura disse alla ragazza che voleva vedere le sue valigie fatte per essere sicuro che se ne andasse, e un giorno si vide l’autista del sindaco Fumagalli arrivare in ufficio con i bagagli della “fotomodella”. 
Per i due funzionari che non aiutarono l’allora sindaco a coprire la presenza dell’amica iniziarono così le ritorsioni. A Pieretti fu chiesto di rinunciare all'incarico a Varese (era un dipendente regionale) ma questi era il fiore all’occhiello dei funzionari di Palazzo Estense, e tutto il mondo del volontariato si ribellò all’idea. Spatola ottenne valutazioni negative che lo penalizzarono economicamente.  Oggi ha ancora un contenzioso civile aperto che non è stato ancora chiuso. Il motivo va assolutamente segnalato. Il dirigente ha detto in aula che Palazzo Estense gli deve 13mila euro ma per il momento ha congelato la causa perché sa che quei soldi verrebbero tolti ai servizi sociali, e non vuole penalizzare gli utenti più deboli. E dire che un giorno Fumagalli lo fece convocare e gli disse in faccia che non era un buon funzionario.
( Da Varesenews)