Ad organizzare l'evento è stato il gruppo di eterni ragazzacci " I Fieui di Caruggi" insieme al sodalizio ciclistico di Ortovero, guidato dall'albenganese Maurizio Tarello. Ad accogliere Petacchi e Riccardo Magrini, che lo ha accompagnato ad Albenga, c'erano oltre a Dino Vio e Gino Rapa tanti soci, amici e simpatizzanti del gruppo di simpatici "briganti" che da una decina di anni accoglie ad Albenga tutti i personaggi famosi. " Abbiamo con gioia accolto l'occasione offertaci dagli amici dell' Ortovero- ha detto Gino Rapa- di poter ospitare la consegna del premio ciclistico a Petacchi per invitarlo a firmare una piastrella per il nostro celebre muretto".
Tornando al premio, che è stato consegnato a Petacchi, va detto che il grande ciclista spezzino è stato molto sfortunato quest'anno in particolare durante il Tour de France: " Il nostro- dice Tarello- ha voluto essere più che altro un omaggio ad un grande campione ed un augurio affinchè possa ancora tante altre volte tornare alla vittoria".
Il Premio " La catena incatricchiata- Riccardo Magrini" è nata da una idea del " capitano" Massimo Botti e Riccardo Magrini a seguito di una sua celebra frase con la quale, in diretta su Eurosport, durante la quindicesima tappa del Tour de France 2010 descrisse l'incidente meccanico accaduto ad Andy Schleck durante un attacco sul Port des Bales che gli costò la maglia gialla perduta a favore di Alberto Contador.
CLAUDIO ALMANZI