1- Partiamo da qualcosa di semplice : parlaci di te, del tuo blog e del perché proprio il titolo “Pensieri cannibali”E ti sembra una domanda semplice? Sono già in crisi! AAAH! Chiedo l’aiuto da casa o il 50 e 50.Niente aiuti? Allora provo a pensarci da solo… Dunque, mi presento: mi chiamo Marco Goi, ma qualcuno in rete mi conosce anche come Cannibal Kid, nickname nato quando ho cominciato a faremusica elettronica e avevo bisogno di un nome d’arte. L’ho preso in prestito dalla canzone “CannibalKids” di uno sconosciuto gruppo inglese, i Terris, che potete sentire qui http://youtu.be/OZDGJqp90l0.Mi piaceva come suonava e da allora il soprannome cannibale si è spostato anche nel mio blog.Pensieri Cannibali è nato nell’ormai lontano 2008 come raccolta di riflessioni, racconti, deliri e appunto pensieri vari. Via via si è specializzato, non so bene nemmeno io il perché, a parlare soprattutto di cinema, ma pure di serie tv e musica, fino ad arrivare a essere il (pessimo) blog che è oggi.
2- Cos’è il Blog Wars che stai portando avanti con James Ford ?Le Blog Wars sono una serie di sfide, per il momento soltanto a colpi di parole, tra me e il mio bloggerrivale Mr. James Ford del sito WhiteRussian. La nostra rivalità è cominciata a colpi di commenti feroci sui nostri rispettivi blog, fondamentalmente perché abbiamo due visioni del cinema, ma non solo del cinema, del tutto opposte. Io sono più per le cose innovative, nuove, sofisticate, o per dirla con le sue parole “radical-chic”, mentre lui è un conservatore vecchio stampo, uno “pane e salame”. Abbiamo così deciso di trasformare il nostro odio reciproco in qualcosa di costruttivo, mettendo insieme una serie di post scritti a 4 mani che compaiono ogni tanto sui nostri blog e con cui ci sfidiamo a colpi di film, ma anche di dischi o serie tv, scegliendo i nostri preferiti e poi massacrando quelli dell’altro. Il tutto mantenendo sempre l’uno il rispetto per l’altro… ehm, sì, come no?
3- Sei anche uno scrittore , da cosa nasce la tua passione per la scrittura, e da cosa ti fai ispirare ?Scrittore è una parola grossa. Comunque, la passione per la scrittura penso sia nata dalla prima volta che ho preso in mano una penna. Che banalità che ho detto! Eppure, da che ho memoria, ho sempre adorato scrivere. Fin dalle elementari, quando ci facevano fare i temini, quella era la parte che preferivo. Per quanto riguarda il mio stile di scrittura, posso citare come influenze autori come Bret Easton Ellis, Chuck Palahniuk e J.D. Salinger, però mi piace avere una voce mia, senza imitare nessuno. Più che da altri scrittori, l’ispirazione principale allora credo mi arrivi dalla musica. Quando scrivo, cerco di dare un bel sound alle parole, in modo che vadano a comporre non solo un testo ma una sinfonia.Ok, l’ho sparata grossa!
4- Cosa pensi dell’editoria a pagamento? Fino a dove si può spingere la voglia di vedere un proprio romanzo su uno scaffale ?Essendo un tipo fondamentalmente pigro, non mi sono mai sbattuto per cercare un editore. Forsedovrei farlo, visto che a livello di promozione resta una risorsa fondamentale. Oggi però ci sono anchealtre forme di diffusione dei libri e il mercato degli e-book mi sembra sia sul punto di esplodere anchein Italia, sebbene non credo possa rimpiazzare la carta stampata del tutto.Non avendo voglia di cercarmi una casa editrice, ho deciso di auto pubblicare la mia prima raccolta diracconti, che potete scaricare gratuitamente e in pochi secondi qui: http://www28.zippyshare.com/v/83610459/file.html. Leggete e poi fatemi sapere cosa ne pensate! (Scusami Aleja se ho trasformato questa intervista in una marchetta personale). In futuro, però, non mi dispiacerebbe avere alle spalle una casa editrice e arrivare in tutte le librerie italiane (e mondiali). E magari pure nelle biblioteche. Che bello sarebbe avere un proprio libro sugli scaffali di una biblioteca!
5- Come per gli altri tuoi colleghi, dicci quali sono i cinque film che una persona deve vedere almeno una volta nella vita.Cinque film sono troppo pochi, te ne rendi conto? I miei fondamentalissimi in assoluto comunque sono: Ritorno al futuro, il film con cui sono cresciuto, Pulp Fiction, una visione sconvolgente che mi ha fatto diventare un patito totale di cinema, Donnie Darko, un autentico sogno a occhi aperti, Il cigno nero, un’esperienza fisica ancor più che cinematografica, e The Tree of Life, un’esperienza questa trascendentale e oserei dire quasi divina.
6- Dato che ti occupi anche di musica, quali sono gli artisti che dovremmo tenere d’occhio per laprossima stagione?I nomi su cui io punto i miei soldini sono quelli di Azealia Banks, cantante/rapper che potrebbe traghettare l’hip-hop verso nuovi lidi, e di Sky Ferreira, che è un po’ la nuova Lana Del Rey e quindi presto potrebbe arrivare dappertutto. E poi occhio, e soprattutto orecchio, anche agli emergenti AlunaGeorge, un duo trip-hop dalle sonorità molto affascinanti.
7- Infine un breve saluto!Ciao!Era troppo breve?