Aleksandra Portiannikova danza a -20
gradi contro le leggi liberticide russe
a cura di Iannozzi Giuseppe
Aleksandra Portiannikova
Con le braccia ammanettate, indossando soltanto un tutù bianco, in un giardino di Mosca, a -20 gradi, una giovane ballerina russa, Aleksandra Portiannikova, ha interpretato un brano de Il lago dei Cigni alla vigilia della consegna al Cremlino da parte di Amnesty International di una petizione contro le leggi “liberticide” russe. “E’ l’immagine di una Russia commovente ma priva di libertà”, scrive il giornale di opposizione Novaia Gazeta, dove lavorava anche Anna Politkovskaja.
La notizia non ha mancato di fare il giro della Russia: tantissimi i siti che hanno messo online il video. La ballerina, Aleksandra Portiannikova, ha danzato nei giardini della piazza di porta Iauski, non lontano dagli uffici dell’amministrazione presidenziale. Mentre volteggiava sulle punte dei piedi circondata dalla neve, alcuni militanti esponevano un cartello con una citazione attribuita a Putin: “Una delle priorità dello Stato e della società deve essere il sostegno del movimento per la difesa dei diritti umani”.
“E’ un’azione contro le leggi che si approvano nel nostro Paese e ledono i diritti dell’uomo”, ha spiegato Aleksandra Portiannikova, ricordando in particolare i provvedimenti che limitano il diritto di espressione, che vietano la propaganda omosessuale tra minori, che costringono le Ong con fondi esteri a registrarsi come “agenti stranieri”. “Purtroppo nel nostro Paese si può chiedere l’autorizzazione per una manifestazione solo in un posto dove nessuno, tranne i giornalisti, può vederla”, ha spiegato la coraggiosa ballerina.
Amnesty International ha raccolto oltre 300 mila firme in tutto il mondo, di cui 100 mila solo in Olanda, per abolire le “leggi liberticide”.