Le elezioni romane hanno mandato un segnale chiaro a tutta la politica: Roma non perdona. A Roma chi amministra male è destinato a finire con la faccia nel fango, sonoramente trombato dagli elettori. Alemanno passerà alla storia come il sindaco del "sacco cartellonaro", della parentopoli e dell'immobilismo più asosluto. Troppo per sperare di farla franca.
Non è servito a nulla incartare la città, non sono servite le assunzioni pre-elettorali, non è servito il buon rapporto con i poteri forti, con le cricchette, le lobbynbe, i cartellonari e quant'altro. I ROMANI NON PERDONANO.
Lo tenga a mente Marino. Non faremo sconti a nessuno. In bocca al lupo e buon lavoro!
E ORA, PER CORTESIA, UN PO' DI ARIA FRESCA PER QUESTA CITTA' MARTORIATA.