Uno studio condotto su 167 pazienti ha, invece, dimostrato che, grazie all’assunzione per via orale di questo farmaco, queste persone hanno presentato un aumento dell’1,7% della densità ossea della colonna vertebrale e dello 0,7% di quella dell’anca. Inoltre, è stato osservata anche una riduzione del riassorbimento osseo del 3,5% ed una diminuzione del turnover osseo che, se troppo frequente, può creare problemi.
Grazie a questa scoperta, è ora possibile ridurre gli effetti collaterali dei pazienti sottoposti ad una terapia di deprivazione androgenica, un trattamento che di solito comporta un aumento del rischio di fatture.