Non si sa, nei fatti, quanto questo impegno scritto possa essere tradotto in fatti concreti, ma in ogni caso il presidente provinciale della Cia, Carlo Ricagni è fiducioso: “La Carta si fonda su principi come la rivalutazione dell’attività agricola in tutte le sue forme, la salvaguardia del suolo e dell’ambiente e la valorizzazione del rapporto tra cibo e territorio. Non dimenticando la diffusione prioritaria dei servizi e la semplificazione della macchina burocratica, senza le quali le imprese agricole non possono andare avanti”.
Tocca ai sindaci sottoscrittori dare un senso i buoni propositi.