RITMI SALTERI E VUOTI A PERDERE
CUBA E GLI ITALIANI NELLE NOSTRE PAROLE
LUOGHI GEOGRAFICI LONTANI E LUOGHI GEOGRAFICI VICINI
ANCHE QUANDO SONO AGLI ANTIPODI
Il nostro e-book RITMI SALTERI E VUOTI A PERDERE scaricabile gratuitamente dal web contenitore quintavenida, nella sezione downloads
Racconti generici su Cuba:
E in:
http://issuu.com/carib.e/docs/ritmi_salteri_e_vuoti_a_perdere
IL SUO PERTURBANTE FINALE
Ogni tanto si avverte la voglia di svelare retroscena che andrebbero lasciati celati. Perché mai si dovrebbe sottrarre a qualcuno la voglia della scoperta? E la voglia di giungere da soli a svelare ciò che sta dietro alle parole è per noi alla base di tutto. È come accade quando vai in libreria. Credi di essere tu a dover scegliere il libro (meglio: i libri, giacché ce ne usciamo sempre con più di uno); la convinzione perdura giusto il tempo di percorrere qualche metro, quello occorrente per andare dove sai possa essere ciò che ti ha motivato ad andare in quel posto che contiene le meraviglie narrative di perfetti sconosciuti, come quelle di gente di cui pensi di sapere tutto, che sono tanto noti a te, come agli altri, che ti sono tutti amici. E invece non sai nulla lo stesso.
Ogni libreria è un Universo a se stante. Non ne abbiamo mai trovato due identiche, neppure se appartenenti alla stessa catena. Potrebbero essere simili l'immagine, altrettanto simile l'impatto quando ne varchi la soglia. Poi scopri diversità abissali. Può bastare un sorriso del commesso; la collocazione in evidenza di un libro; l'altra copertina quasi celata, all'ombra di una colonna contro cui sbatti girandoti di qui o di lì e ti attira giacché vergognosamente stai cercato di defilarti, tanto il rumore è stato forte e cerchi di dimostrare che la tua fronte è integra. Così, dunque, ti ha attirato quella copertina lì, proprio e solo quella, per la quale hai già caso mai buttato il sangue nell'individuarla. Sfogli il libro. Ti colpisce l'odore delle pagine; la sua struttura-divisione in capitoli o l'assenza degli stessi; il peso. Ora sei in piena luce e le pagine non riflettono in maniera disturbante. La scelta è fatta: il tuo libro è quello. Puoi buttare nel cestino l'idea originaria. Puoi andare via. Puoi andare finalmente a leggere.
Con gli e-book non potrà essere mai così. Non potrai ferirti la fronte nel cercarli; dovrai necessariamente essere informato da qualcuno. Non sarà mai lui a cercarti. O quasi mai.
Può accadere che gironzoli per il web, annoiato o velocissimamente, e una parola scritta in Google ti butti tra le braccia della parola scritta. E non stacchi più gli occhi. Prendi a leggere; lo spedisci a qualcuno; lo stampi e lo poggi sol comodino. Può anche accadere che scopri un web contenitore con le stesse modalità e con pari sorpresa. È ciò che è accaduto a noi con: NAPOLI MISTERIOSA; con VOGLIO VIVERE COSÌ; con 5 AVENIDA.
http://napolimisteriosa.blogspot.com/
E accade anche che qualcuno di questi ti adotti diventando il grembo delle cose che scrivi. A noi è successo con gli stessi 3 web contenitori che abbiamo segnalato.
Il primo e il terzo hanno anche dato spazio ai nostri e-book SENZA MACCHIE (http://www.innovari.it/scls.htm )e: RITMI SALTERI E VUOTI A PERDERE. Il secondo è un libriccino minuscolo, eppure a noi molto caro. Volevamo ambientare una storia a Cuba, nell'arcipelago libico. E volevamo farlo senza ricorrere a tutti i luoghi comuni che caratterizzano quella area. Non volevamo usare la cartolina, pur sapendo come le situazioni da noi inventate sarebbero state confrontate immancabilmente con il topos letterario già precostituito. Non potevamo, dunque, ignorare come questo argomento, dialettico o retorico quanto si voglia, fosse concretamente radicato nelle coscienze dei lettori. Esso indica un insieme di tecniche e rappresentazioni comunemente diffuse; ritrovabili in più correnti artistiche o letterarie, che spesso sono l'humus che consente l'evoluzione della stessa opera d'arte.
Tali sono, a mò di esempio, i luoghi dove propaga le radici l'Arcadia; tali sono le ambientazione da feuilleton per i romanzi popolari e così via. E sono tutte opere rette da un sistema di pensiero che la singola opera letteraria condivide con le scienze, con l'indagine della stessa, con le filosofie che in quel momento si affermano. È una cartolina che facilita la comprensione dei: dove? Quando? Come? Perché? Cosa? Tutto sommato ciò è tranquillizzante. Ma non basta. A noi non basta.
Il topos di cui si parla riguarda intrinsecamente l'opera ed è capace di stabilire quali debbano essere le regole stilistiche dietro ogni pagina. Potrebbe essere rappresentato anche solo da regolette comuni a una ben individuata corrente di pensiero; a una ben delimitata epoca storica.
Ci sono, poi, anche i TÒPOI. Ve ne sono di più rari, ma anche di diffusissimi e comuni a più culture, come a più epoche e generi letterari. È il caso del locus amoenus rinvenibile nella stessa Arcadia, come del locus horridus, quello di una valanga di libri horror o dell'Inferno, la parte che sembrerebbe essere quella che più attiri della Divina Commedia. Gli altri li si possono individuare ben allineati anche in Wikipedia, ad esempio qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/T%C3%B2pos
In RITMI SALTERI E VUOTI A PERDERE abbiamo voluto proporre una vicenda che ha Cuba e l'arcipelago caraibico come sfondi; ma è stata falcidiata di molti dei luoghi comuni. che la propongono come topos predeterminato. Ivviamente non potevano mancare e non mancano i loro colori, i loro corpi al sole. Il finale, poi, è fatto di materia scottante che potrebbe saltare davanti agli occhi all'improvviso, dappertutto. La copertina è stata elaborata dallo stesso 5 avenida: è bellissima.