UNDICI LIBRI DA GIULIA CARMEN FASOLO (EDIZIONI SMASHER)
MA Giulia è anche poetessa. E da lì iniziamo.
Giulia aveva anticipato in una mail: vi ho spedito 11 libri. Sono arrivati e vogliamo iniziare a darne conto immediatamente.
È un Universo la poetica di Carmen (Giulia ) FASOLO. E, come tutti gli universi, ha più dimensioni, forse anche repliche identiche che contengono esatti contrari. C'è chi ciò lo ha teorizzato: può darsi, potrebbe darsi, che mentre in questo Universo, dunque nella dimensione spazio-temporale di cui ho coscienza, io cada; nell'altro, del quale nulla sa la mia me stessa che ha coscienza del primo, non cado. E chissà quante altre ipotesi potrebbero darsi. Contemporaneamente. La copertina di NON TI DIMENTICO è in bianconero. Ci mostra la texture della pavimentazione che conduce a un vicolo, alle sue pareti in cui si inscrive uno slargo. Per una distorsione della percezione, tecnicamente potrebbe trattarsi di un errore di parallasse; sembrerebbe che una parete, vista in prospettiva, conceda il proprio spigolo a un'altra; che vi si appoggi, ma delicatamente. È come una lieve carezza. Poi osservi le due finestre, che occupano una posizione sfalsata tra loro, con la base di entrambe parallele alla base della parete di fronte: corre inclinata e, dunque, la prima parete ne taglia il percorso sul piano visivo; comprendi che al di là c'è altro. È un altrove che non vediamo. Così come le stesse finestre sembrano voler dire: non si potrebbe forse opinare che dietro la nostra struttura materiale vi siano dei cuori palpitanti, degli occhi che spiano, delle mani che lavorano? Possiamo, dunque, intuire che ci possa essere molto altro. Forse anche vita, quella vita che non si intuisce. Il titolo del libro la narra già come cosa che più non è; che è solo un ricordo. Il NON TI DIMENTICO, in corsivo, è posto al centro della immagine. Ci pare evidente come un nesso debba pur esserci tra le due dimensioni: una, l'immagine offre qualcosa di concreto alla vista e lascia intuire molto altro ancora; l'altra, la parola, il senso della espressione, ci dice di un rapporto umano, dunque di una relazione che non è mai vuoto, assenza. Non fin quando tale è.
In quarta di copertina Saverio VASTA ci comunica l'esito della sua lettura. Lo fa dicendo, intanto non meno poeticamente della immagine di copertina, iniziando così: È un'unica poesia, Non ti dimentico di Carmen Fasolo, un composto fluire di ricordi ed emozioni (con lo splendido corredo delle foto di Carlo Riggi), una trama interiore e tutta personale, che si ricompone attraverso piccole grandi tracce, in un bilancio che nonè mai in pareggio: una conta dolorosa, che scaturisce da un evento luttuoso, come può essere la fine di un amore.
Lo abbiamo letto il libro, Edizioni Il Foglio, Collana Autori Contemporanei Poesia; dopo averlo visto-osservato, sfiorato e respirato. Poi ogni parola è stata calata nella mentee nel cuore. Sono risalite alla coscienza trasformate in emozioni intense; abbiamo avvertito nel subconscio il sedimentarsi di segni impressi a fuoco, indelebili. Di certo qualcosa ancora ne verrà fuori. Forse altro lo sogneremo.
Capitolo a parte meriterebbero le fotografie: ognuna di esse è un capolavoro. Ci permetteremo di proporne una lettura in un altro momento.
Tra le Poesie scegliamo L'ABBANDONO. Ci pare corretto iniziare dalla prima, che un evidenete preludio narrativo. Forse è in ciò la ragione del rilievo di Saverio Vasta: È un'unica poesia…
L'ABBANDONO
Traccio fango
e ballo tristemente
su questo asfalto di pioggia
su questi pensieri di ferro
su questi cadaveri seppelliti dall'amore.
Mi resta la strada
e l'abbandono.
E passioni interrotte nella mia testa.
La fotografia: è di Carlo Riggi, ma non fa parte di quelle che si rinvengono nel libro.