alessia e michela orlando: PEPPINO DE FILIPPO POETA ATTORE DRAMMATURGO FUMETTISTA

Creato il 16 agosto 2010 da Gurufranc

L'ASSURDA STORIA DEI COSIDDETTI FIGLI NATURALI

PEPPINO DE FILIPPO

POETA-DRAMMATURGO-ATTORE-FUMETTISTA

È davvero entusiasmante la storia artistica e umana di Giuseppe De Filippo detto Peppino (Napoli, 24 agosto 1903-Roma, 26 gennaio 1980). Ci piacciono anche le biografie che di lui si rinvengono a bizzeffe. Sarebbero tutte perfette, se non fosse per una macchia, assurda quanto ridicola: non c'è nessuno che dica di lui che fu concepito e fatto nascere da EDUARDO SCARPETTA e LUISA DE FILIPPO. E basta. Si ostinano ad aggiungere che fu un figlio NATURALE, come se gli altri non lo fossero e quella situazione fosse un minus. Come se esistessero i figli di serie B. Oltretutto, è chiaro come, trattandosi di fatti risalenti a epoche in cui neppure si immaginava la possibilità di concepire in vitro o con inseminazione artificiale, la differenza tra i figli legittimi e quella naturale stava in un SI davanti a un prete, a un Sindaco o addirittura a un amico, giacché la norma consente di farlo, purché si leggano i fatidici articoli 143, 144 e 145 del Codice cosiddetto Civile. Purtroppo talvolta alcune norme di civiltà hanno ben poco. Altro errore, ma qui ci trasferiamo nel suo essere Attore, lo rinveniamo nell'immaginarlo comespalla in una valanga di film. Seppure sia stato considerato la più grande spalla, l'idea la troviamo comunque indigesta. Pur comprendendo l'esigenza di attribuire aggettivi che nella organizzazione, anche visiva, e nei piani di comunicazione adottati per lanciare i film, questa differenza, attore protagonista-spalla, o tra comprimari in genere, abbia un senso. Lo ha pure a Teatro. Il fatto è che qui si parla di un drammaturgo, commediografo, attore, comico, drammatico e così via. Un artista a tutto tondo che emerge nel bellissimo TUTTOPEPPINO, ovvero una straordinaria antologia di sketch, poesie, favole, racconti, canzoni e caricature, con pagine anche inedite di teatro. È un libro a cura di Rodolfo di Gianmarco, GREMESE EDITORE.

Non si può dimenticare: che fu il fratello dei grandissimi Eduardo e Titina e il suo matrimonio artistico con Totò. Né si può evitare di richiamare i suoi grandi successi televisivi: la maschera di Pappagone in cui si individuano i tratti delle grandi maschere del teatro napoletano: Pulcinella e Felice Sciosciammocca. Inventò il gergo esilarante che ancora si ricorda: indimenticabili i suoi ahimehò, alla findindifine, arapire, astrodinave, appicciare, esaudimento nirvoso, freddorifero, pirichè, ecquequa, carta d'indindirindà, agli e fraaglie

Dal TUTTO PEPPINO scopriamo che si dedicò anche al fumetto e alla poesia. Ecco una strofa della sua:

Penziere 'e 'na vota

'O saccio, tanta vote è stato scritto

«vurria turnà guaglione 'n' ata vota»

Io dico la stessa cosa.

Vurria turnà pè chelli stesse strade

pentòne pe' pentòne,

casa pè casa,

muro pè muro

guardanno 'e stesse cose

ca me guardavo allora

cu 'e stesse sentimente

'e chille tiempe llà

Dalla valanga di film segnaliamo: Totò, Peppino e la malafemmena; La banda degli onesti; Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di Boccaccio '70, con la regia di Fellini. comune divenendo modi di dire diffusissimi. Alla fine del 1979  risalgono le sue ultime partecipazioni televisive dove, malgrado sia malato, conduce il varietà televisivo di gran successo "Buonasera con...". Lo coadiuva il figlio Luigi, a sua volta attore di vaglia. Del programma televisivo Peppino incise anche la sigla: La gallina.

La foto. Fotogramma di "Totò e Peppino divisi a Berlino"



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