SUSSULTI D'AMORE E DISCESE NELL'INFERNO
LA VITA: TUTTO NELLE POESIE DI ALETTI EDITORE E SULLE MURA DI ROCCA IMPERIALE (CS)
Non si può scrivere, anche una sola PAROLA che non sia professione di Verità. E non si potrà simulare ciò che dentro non si ha, perlomeno in nuce, quale seme che prima o poi darà una pianta e, quindi, come epilogo necessario per altra vita, emetterà fiori e altri semi.
Lo abbiamo fatto anche nel nostro e-book SENZA MACCHIE (scaricabile gratuitamente qui: http://www.innovari.it/scls.htm)e, da ultimo, nel piccolo, forse torbido ma intensamente sincero RITMI SALTERI E VUOTI A PERDERE (scaricabile, sempre gratis, dal web contenitore 5 avenida: http://www.quintavenida.it/) e di cui si parlerà in seguito. Qui ci limitiamo a dire che è un tentativo di non parlare di Cuba e dell'arcipelago caraibico usando i soliti luoghi comuni. Dove sta scritto che la cartolina a tutti nota davvero rappresenti quel mondo? Perché, ad esempio, in riva al mare si dovrebbe per forza mangiare pesce fresco (che spesso è barbaramente decongelato in acqua malsana) e non il baccalà o pane e formaggio? O, quante volte sarà capitato, nonsi debba piangere per un amore perduto, anziché starsene al chiar di luna ad amoreggiare o a cantare intorno a un falò?
Ed è quello che ci apprestiamo a fare: scrivere parole di verità, annunciando una intensa intervista ad ALETTI EDITORE.
Chi ha potuto sfogliare SENZA MACCHIE, sa che dopo una dedica birichina, e nelle intenzioni anche esoterica, dopo una citazione di LA GUERRA DEI MONDI, H.G. Welles, spunta una citazione di G.C.Argan, tratta da L'arte moderna, che ci dice come l'Arte debba essere una forza attiva, controcorrente rispetto a un mondo iperattivo, per farsi luce di Verità contro la crescente tendenza alla mistificazione e alla alienazione.
E quale miglior esempio avrebbe mai potuto fare Argan se non quello di Vincent Van Gogh? Infatti fa quello del pittore che di certo ha affrontato e colto la realtà, per far proprio il contenuto: la vita.
È, questa, operazione che si realizza in mille modi. Anche con la cosiddetta Nona Arte: il fumetto. Tuttavia, non vi è chi non veda come si tratti di operazione che hanno fatto mille volte i Poeti, che hanno saputo compiutamente raccogliere la vita, nelle sue espressioni cocenti come in quelle entusiasmanti e gratificanti, nelle salite affannose, nelle discese meste verso l'inferno della sofferenza o negli improvvisi sussulti d'amore.
Ci è accaduto di ritenerci tali. E lo abbiamo fatto con un pizzico di orgoglio, ma sapendo della nostra inadeguatezza: vi è chi davvero scrive magistralmente e modestamente non usa un termine, Poeta, sin troppo abusato.
Ci è accaduto di partecipare a un concorso (una poesia di una di noi due, Alessia, è vincitrice-selezionata ed è nelle Antologie "IL FEDERICIANO") indetto da ALETTI EDITORE e dal Comune di Rocca Imperiale (CS), bellissimo paese calabrese, che fu prima lucano, che ci ricorda le nostre origini e i quadri di Van Gogh. Grazie a quel concorso ROCCA IMPERIALE è divenuta la CAPITALE DELLA POESIA. Sulle mura antiche dei suoi meravigliosi vicoli, tra sentori di limone, di salsedine jonica, selvagge essenze appenniniche e suggestioni medioevali, si innervano parole scolpite in stele che nulla potrà distruggere, se non il tempo: il tirannico luogo non fisico, forse solo immaginato e ancora incompreso, dove ognuno e ogni cosa si disperderà.
Quel concorso si intitola IL FEDERICIANO. È tra i più attesi eventi nazionali, e non solo. Il regolamento è qui:
http://www.rivistaorizzonti.net/concorsofedericiano.htm. Si segnala la scadenza: 24 settembre 2010.Modalità di consegna degli elaborati. Massimo 5, in unica soluzione, all'indirizzo di posta elettronica: ilfedericiano@rivistaorizzonti.net; oppure a:
Concorso "Il Federiciano"
Presso Aletti Editore
Via Palermo 27
00012 Villalba di Guidonia (RM)
La foto fu progettata da entrambe. Michela è in posa; Alessia scattò. Si tratta di SALIRE AFFANNOSO; ha partecipato al concorso UNIBO SENZAPOSA, 2009, moltissimo vista e apprezzata. L'effetto "fumetto" è stato aggiunto per questo articolo.