Alessio AlbertinI: “ il valore educativo e spirituale dello sport “

Creato il 03 gennaio 2014 da Yellowflate @yellowflate

Il giorno 10 gennaio 2013 alle ore 18.00 presso la sala convegni del comune di Ales si terrà un incontro che avrà come tema “ il valore educativo e spirituale dello sport “ con relatore Don Alessio Albertini. Introdurrà Giuseppe Manias ( Biblioteca Gramsciana ), coordinerà Don Petronio Floris parroco di Ales. Interverrà il vescovo di Ales Monsignor Giovanni Dettori.

L’evento è il primo di più incontri denominati “ il venerdì dello spirito “ che vogliono essere specchio di un’analisi sulla religione e sui suoi vari aspetti.

DON ALESSIO ALBERTINI: nato a Besana Brianza (MB) il 25 agosto 1967, originario di S. Eusebio e SS. Maccabei in Besana Brianza.Da giovane prommettentissimo giocatore di calcio, fratello di Demetrio Albertini viene ordinato sacerdote il 13giugno 1992. 1992 viceparroco a San Bernardo – Lainate (MI) 1999 viceparroco a San Gregorio Barbarigo – Milano 2009 vicario a San Giovanni Battista (Duomo di Monza) – (MB) 2012 vicario della Comunità Pastorale Beato Giovanni Paolo II – Pero (MI) Dal 2009 è Segretario della Commissione Diocesana dello Sport, responsabile del settore giovanile Dal 2012 è consulente ecclesiastico del Centro Sportivo Italiano.

Ha tra l’altro scritto e pubblicato varie opere sullo sport tra cui: Venti mondiali : emozioni per imparare a crescere in umanità attraverso lo sport Milano: Centro ambrosiano, 2010. – Vivere da campione : Giovanni Paolo 2 parla allo sport Milano : In dialogo, 2011. – Traguardi di gloria : storie a cinque cerchi Cinisello Balsamo: San Paolo, 2012. – Più su: trenta balzi verso il cielo per uno sportivo al top Milano : In dialogo, 2012. – Storie a cinque cerchi: dalle Olimpiadi una lezione di vita Cinisello Balsamo : San Paolo, 2008. – Il pallone racconta: un nuovo modo di guardare al calcio Milano : Centro Ambrosiano, 2006.

«Osservate una partita di foot-ball: essa è un modello di società individualistica: vi si esercita l’iniziativa, ma essa è definita dalla legge; le personalità vi si distinguono gerarchicamente, ma la distinzione avviene non per carriera, ma per capacità specifica; c’è il movimento, la gara, la lotta, ma esse sono regolate da una legge non scritta, che chiama “lealtà”, e viene continuamente ricordata dalla presenza dell’arbitro». (Antonio Gramsci)


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