Alexandra j.forrest dal romance al ...

Creato il 21 giugno 2011 da Isn't It Romantic?

ALEXANDRA J.FORREST DAL ROMANCE AL FANTASY

Una signora di classe, elegante, cortese e molto disponibile, con cui è stato facilissimo comunicare. Isn’t it romantic? è felice di ospitare Alexandra J.Forrest, scrittrice decisamente versatile e misteriosa...sì, perché nel nostro salotto  scopriremo  quanto è geniale questa scrittrice.  Ha scritto numerosi  libri spaziando dal romanzo storico al romance, al contemporaneo, al fantasy…le manca scrivere un thriller che per coincidenza è il suo sogno!

Alexandra J.Forrest, metterà in palio una copia autografata di Al servizio della regina che verrà sorteggiata lunedi 4 luglio, tra tutte coloro che lasceranno un commento. Quindi non dimenticate di firmarvi, con un nome o un nick per farvi riconoscere!
 

 - Cara Alexandra grazie per aver accettato di essere ospite nel nostro salotto virtuale. Ci siamo conosciute a  Milano alla PinkKermesse, in occasione dei i trent’anni della Harlequin, e sinceramente siamo rimaste stupite dalla tua vera identità; vuoi dire alle lettrici chi è Alexandra J.Forrest?

Grazie a voi per l’ospitalità. Contavo sull’effetto sorpresa, lo confesso, e spero che scoprire la mia vera identità abbia avuto un effetto positivo. Per me è stato un incontro davvero memorabile. Alexandra Forrest, alias Emma Seymour, alias Morgan Fairy… oddio, quanti sono? Eppure sono sempre la stessa persona, sebbene con qualche particolare di fantasia diverso. Vale a dire una donna che ama leggere, scrivere, dipingere, adora gli animali, in particolare felini e cavalli, conduce una vita semplice ma complicata, come tutti, perché oggi abbiamo sempre milioni di cose da fare – e non vogliamo tralasciarne nessuna – e il tempo non basta mai. Inoltre sono appassionata di Filosofie Orientali e ho praticato per alcuni anni Arti Marziali, oltre ad altri sport. Sposata da oltre quarant’anni con lo stesso marito e felice di esserlo. Niente figli, per scelta, e nessun pentimento. Ecco una donna con tanti lati diversi fra loro. Ma  sono una gemelli, e questo spiega tante cose. O no?

- Come mai hai deciso adesso di rivelarti alle lettrici italiane? È stata una decisione ponderata, oppure lo hai deciso al momento? Vuoi confidare alle lettrici perché hai scelto questo pseudonimo, ha un significato particolare per te?

Ho deciso che era arrivato il momento di uscire allo scoperto perché ero stanca di nascondermi e parlare di me stessa come fossi un’altra persona. Elogiare i libri di Alexandra Forrest era, non lo nego, alquanto imbarazzante. E’ stata una scelta meditata, benché io sia tipo da agire impulsivamente, perché ogni tanto è bene riflettere sulle cose, prima di farle. Lo pseudonimo è stato scelto da me e approvato dal precedente editore. No, nessun significato. Ho solo trovato che aveva un bel suono fonetico ed era facile da ricordare.

-Tra tutti i possibili generi di narrativa femminile, hai deciso di scrivere anche romanzi rosa. E’ stata una scelta determinata dai tuoi gusti in fatto di lettura, o da altro? Come vivi, come percepisci il tuo lavoro di scrittrice di romance?

L’idea mi attirava, però sono stata un po’ indirizzata dal mio precedente editore (sì, sempre lui) che voleva varare una collana di narrativa romantica e un giorno mi chiese se avrei voluto cimentarmi in questo genere, per me nuovo in assoluto. Non mi tiro mai indietro quando si tratta di sfide, perciò ho subito accettato ed è nata Alexandra Forrest. Il primo romanzo (moderno) si intitolava “Come Cerchi Sull’Acqua” e mescolava amore, erotismo, arti marziali e thriller. Determinata da ciò di cui sopra, perché pur leggendo anche questo tipo di romanzo, sono orientata verso altri generi, in special modo storici. Sono onnivora, però. In fondo scrivere un romanzo storico o un romance storico è praticamente la stessa cosa. Lo percepisco come un impegno a dare il meglio possibile. Ma mi diverto anche!

- Come effettui le tue ricerche storiche? Visiti i luoghi descritti nei tuoi romanzi?

Soprattutto sui libri. Sì, mi piace lavorare all’antica, anche se non disdegno di scaricare un po’ di materiale da internet. Sempre, quando mi è possibile.

- Con il tuo vero nome hai scritto, oltre a romance  e a romanzi storici, libri di fantascienza tra cui La congiura di Kommnor, ispirata alla saga di Guerre Stellari, Il segno dello sparviero e Cronomoto; come riesci a gestire le varie ambientazioni? Tra tutti i libri che hai scritto, quale definisci il migliore in assoluto per te?

Rischiando ogni volta di fondere i miei poveri neuroni cerebrali! Scherzi a parte, amo diversificare la mia produzione e cercare sempre nuove sfide. Infatti ho in progetto un romanzo che racconta una storia di vampiri e licantropi. Adoro anche questo genere del quale, però, ancora non ho scritto niente. Una lacuna da colmare. Non posso dire che ne preferisca uno in assoluto. Ve ne sono alcuni che considero le mie opere meglio riuscite, per esempio: “Il Romanzo di Goffredo di Buglione”, “Il Primo Paladino”, ovviamente la Trilogia di Zenobia, e “La Croce di Bisanzio”… Riservo uno spazio anche per questo ultimo “Al Servizio della Regina”.


- Quando finisci la stesura di un romance  storico e non, hai difficoltà a ricominciare con un libro che si differenzia palesemente dal genere? Dal romance alla fantascienza è un bel salto...

Allora, la mia principale difficoltà è riuscire a scrivere tutto ciò che mi frulla per la testa. Se tu avessi modo di vedere i file del mio computer… penso rimarresti sbalordita per la quantità di probabili, possibili, romanzi cominciati in attesa di sviluppo. Il salto è avvenuto dalla fantascienza al romance. Quel genere, infatti, appartiene ai miei esordi intorno alla fine degli anni settanta. La fantascienza però era in decadenza, così mi sono lanciata sulla Storia, che si contendeva con lei la mia grande passione. Fra letture, viaggi in luoghi di importanza storica e una notevole dose di immaginazione…

- I tuoi libri spaziano dalle epoche agli argomenti più diversi: dalla Siria del 3° secolo  all'America Latina, dalla Francia dell'Inquisizione alle Indie inglesi e al Giappone medievale: come mai questo variare di scenari quando di solito le autrici rimangono più o meno fedeli ad un setting determinato? C'è un'epoca che prediligi?

Perché amo spaziare su orizzonti sempre più vasti e spero di poter stimolare la curiosità di conoscere ambienti tanto diversi fra loro anche in chi mi legge. Ho avuto la fortuna di viaggiare molto, quasi in ogni parte del mondo, e credo che queste esperienze mi abbiano aiutata a crescere e maturare. Entrare in contatto con usi, costumi e culture tanto differenti dai nostri può davvero insegnare tantissimo. E poi, amo l’esotico. Sì, il mio periodo storico prediletto è senza dubbio il Medioevo. C’è chi lo considera l’epoca oscura per antonomasia, ma se lo si approfondisce si scoprono cose veramente interessanti che fanno parte del nostro bagaglio culturale anche in questo secondo millennio. E poi, per me, gli ideali della Cavalleria non sono obsoleti come potrebbe sembrare.

- Sei una persona molto impegnata, offri anche un servizio di consulenza per esordienti, ti è mai capitato di leggere storie scritte da principianti ma che erano veramente ottimi lavori?

No, finora mai. Ma non dispero.

- Ti fai condizionare dai giudizi o dalle recensioni sui tuoi libri?

Evito di farmi condizionare, anche perché scrivo con tutta la mia passione e veramente col cuore, e so che posso anche non incontrare i gusti di tutti. Ci mancherebbe.

- Ci racconti qualcosa sui tuoi progetti? Hai in programma di scrivere uno storico? Oppure anche tu, come altre tue colleghe, vorresti sperimentare vari generi come il paranormale?

Sì, uno storico è senz’altro in programma. Sì, mi piacerebbe cimentarmi anche col paranormale. Una storia del genere l’ho anche cominciata e spero di riuscire a finirla, prima o poi.

- Hai scritto delle saghe; credi sia un andamento del mercato, o una vera e propria esigenza dello scrittore che trova difficoltà a congedarsi dai personaggi secondari? Il tuo ultimo libro appartiene a una saga?

La mia unica e vera Saga è quella di Zenobia, che peraltro in origine era un romanzo unico. Tuttavia data la lunghezza si è deciso di dividerlo in tre parti. Sì, mi piace scrivere saghe, ma bisogna trovare l’idea giusta che consenta il dilungarsi della storia senza cadere nel banale, e anche l’editore disposta a prenderle in considerazione. No, il mio ultimo non appartiene a una saga. Forse il prossimo…

- Quali sono le letture che prediligi? Hai un libro del cuore, quello che non daresti mai via? Perché? Certamente  ricordi con tenerezza il primo libro letto…

Le mie letture preferite, a parte i classici dell’ottocento e del primo novecento, sono soprattutto romanzi storici che parlano di periodi che variano dalla Storia Antica al rinascimento, passando per il medioevo, ma anche romanzi ambientati nel XVII° secolo, tipo la lunga e indimenticabile saga di Angelica, la marchesa degli angeli. E poi saggi, libri di tattica e strategia militare, il racconto delle grandi battaglie dell’antichità, grandi condottieri, soldati di ventura, donne che hanno fatto la storia… Di tutto di più, come puoi evincere. Non ne darei, né l’ho fatto, mai via nessuno. Li amo tutti, qualcuno più di altri, ma mi sono cari allo stesso modo. Fra questi amo particolarmente “Il Romanzo di Parmenion” e “Il Romanzo di Alessandro” scritti da David Gemmell. Entrambi stupendi, di quelli che ogni tanto si vanno a riprendere per rileggerli, se non per intero almeno le parti che si amano di più. A parte le fiabe di Andersen di quando ero piccina, il mio primo libro da grandicella è stato (e c’è ancora in libreria, malconcio ma vivo) “Storia di un Viaggio che non finisce mai”. Una versione per ragazzi dell’Odissea. Bellissimo, indimenticabile. La mia prima, vera avventura.

- Hai un tuo sito personale sotto il nome di Angela Fassio; hai intenzione di inserirvi anche  un settore del romance ? In questo modo le lettrici potranno  conoscere meglio Alexandra J. Forrest.

Sì, webmaster disponibile vorrei inserire anche il settore del romance in modo da fare un compendio di tutta la mia produzione,

- Cara Alexandra, ti ringraziamo tantissimo. C’è qualcosa in particolare che vorresti dire alle lettrici italiane?

Grazie a voi. E’ stato un piacere raccontarvi i fatti miei. Scherzo, naturalmente. Ma che sia stato un piacere intrattenervi in questo salotto è la verità e spero non mancheranno altre occasioni di chiacchierare.

Colgo l’occasione per invitarle a leggere molto e di tutto. La lettura è un po’ come la dieta; ogni tanto bisogna variarla.
Un caro saluto a tutte le lettrici.


 

TRILOGIA  ZENOBIA


LIBRI FANTASY SCRITTI CON IL NOME DI MORGAN FAIRY



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