Gignac non segna da due giornate ed ora non è più solo in testa alla classifica dei marcatori in Ligue 1: a dividere il trono con ‘Big Mac’ c’è un ragazzo di 23 anni che si è fatto ormai uomo, Alexandre Lacazette.
Nasce e cresce con addosso la maglia del Lione, una seconda pelle per lui. L’etichetta di ’40° nuovo Henry’ lo accompagna nel suo percorso di formazione che lo porta a raggiungere la prima tappa importante della sua carriera il 30 ottobre del 2010: Lacazette entra al posto di Michel Bastos nel primo tempo della gara contro il Sochaux e al 66′ segna il suo primo e decisivo goal in Ligue 1. Di ‘Lacaze’ si parla subito come del nuovo fenomeno di casa Lione, ma i tempi per una sua esplosione non sono ancora maturi.
Nello stesso anno a Lione arriva Lisandro Lopez e per Lacazette è dura trovare un posto tra i titolari. ‘Licha’ segna (15 goal alla prima stagione) e diventa immediatamente un idolo per i tifosi della Gerland. Lacazette deve accontentarsi di qualche spezzone di partita e due-tre goal sparsi qua è là, ma quando siede in panchina non fa polemica, anzi ne approfitta per guardare e studiare il maestro Lisandro. Ne diventa l’allievo.
Durante le due stagioni successive, Lacazette comincia a diventare uno dei punti fermi del Lione, ma lascia il compito di segnare a Lisandro. Qualcuno lo accusa di aver poco sangue freddo, di essere poco concreto sotto porta e quando al termine del campionato 2012/2013 Lisandro decide di emigrare in Qatar, a Lione si scatena il panico. Chi prenderà il suo posto? Lacazette? Ma questo è uno da massimo 8 goal totali in stagione…
Ed effettivamente non avevano tutti i torti. Nelle prime tre stagioni al Lione, Lacazette arriva a un record di cinque reti segnate in Ligue 1. Il pessimismo in estate è cosmico, ma la prima annata post Lisandro si rivela quella della consacrazione per ‘Lacaze’, che segna 15 goal in campionato e 2 in Europa League. E in questa stagione è già a quota 10 dopo appena 12 giornate. Uno score da bomber, uno score da Lisandro.
“Ho passato tre stagioni con Licha, non dimenticherò mai tutto ciò che mi ha insegnato”, ha detto Lacazette dopo aver segnato, nell’ultima giornata, la doppietta decisiva nella sentitissima sfida contro il Nizza di Claude Puel, il tecnico che l’ha lanciato tra i professionisti e che lo ha definito un“Monsieur plus” per il Lione. Cioè quell’uomo in più che ha permesso all’OL di vincere quattro partite di fila e portarsi a soli cinque punti dalla vetta della classifica.
A scuola da Lisandro, Lacazette ha imparato come diventare un leader, un punto di riferimento. Ha imparato l’arte del goal E ora l’allievo è pronto a superare il maestro.