Alfabeto Russo. Cenni Storici.

Creato il 07 febbraio 2014 da Marina Mitrovic

Il Russo fa parte delle lingue slave che appartengono alla grande famiglia delle lingue indoeuropee.

Le lingue slave moderne si suddividono in tre sottogruppi:
-   lingue slave orientali: russo, ucraino e bielorusso;
-   lingue slave occidentali: ceco, slovacco e polacco;
-   lingue slave meridionali: serbo, croato, bulgaro e macedone.

Distribuzione delle lingue slave.



L'alfabeto della lingua russa – il cirillico- risale alla seconda metà del IX secolo.
Nel 862, Rostislav, principe della Grande Moravia, convinto della necessità di avvicinare gli slavi ai popoli occidentali più progrediti, chiese a Michele III, l'imperatore romano d'Oriente, di inviargli un vescovo e maestro che fosse in grado di far loro conoscere, nella loro lingua, la religione cristiana.

L'evangelizzazione delle popolazioni slave era stata iniziata principalmente dal clero tedesco alle cui spalle, il principe moravo avvertiva la presenza minacciosa dei grandi feudatari germanici.
Lontano e di conseguenza, meno pericoloso, appariva l'imperatore bizantino che inoltre rappresentava una civiltà certamente più vicina agli slavi, che non quella occidentale. Bisogna ricordare anche che a differenza di Bisanzio, Roma si atteneva al principio delle tre lingue sacre, ovvero il greco, il latino e l'ebraico ed era contraria alla traduzione dei testi sacri.

I Santi Cirillo e Metodio.

 Due dotti monaci, che l'imperatore Michele III e Fazio, il Patriarca di Costantinopoli, conoscevano e stimavano, ebbero l'incarico di rispondere alla richiesta del principe moravo. Uomini di cultura ellenica e di formazione bizantina, Cirillo e Metodio conoscevano perfettamente la lingua, la mentalità e le tradizioni dei popoli slavi. Nell' 863 o 864 Cirillo elaborò una lingua scritta chiamata slavo ecclesiastico antico o paleoslavo (старославянский язык) e in questa lingua tradusse una raccolta di brani evangelici. Purtroppo nessun testo di quel periodo è giunto a noi.
Le testimonianze scritte dei secoli X e XI ci mostrano due alfabeti allora utilizzati: quello glagolitico (da “glagol” ovvero verbo) e quello cirillico. Il secondo si impose principalmente a causa di una maggiore semplicità dei caratteri. Importante è ricordare che nel 988 il principe Vladimir decise di convertitrsi e insieme fece convertire il suo popolo e questo, fece sì che il cirillico si imponesse atraverso le sacre scritture nell'allora Rus' (Русь).
Il russo moderno, si è sviluppato dalla riduzione dello slavo ecclesiastico, sopravvissuto fino alla metà del Settecento come lingua ufficiale. In quell'epoca l'alfabeto era composto da 43 lettere. Nel 1710, con Pietro il Grande ci fu una prima riforma dell'alfabeto e le lettere divennero 35.
Poi, nel 1917-18 l'alfabeto cirillico venne ulteriormente semplificato ed attualmente è composto da 33 lettere o per la precisione da 31 poiché 2 di esse sono segni muti.

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