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Alfano: “Dobbiamo mettere i bavaglini”. Silvio vuole l’allattamento al seno. In subordine il biberon

Creato il 24 giugno 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Alfano: “Dobbiamo mettere i bavaglini”. Silvio vuole l’allattamento al seno. In subordine il biberon Puntuale come la morte, ogni volta che i giudici mettono mano ai loro affari sporchi, gli uomini e le donne del Pdl invocano la stretta sulle indagini che li riguardano. Sembrano ricci che, attaccati dall’ombra di una nuvola, tirano fuori gli aghi a scopo puramente cautelativo. Il ministro della Giustizia, e segretario del Pdl in pectore Angelino Alfano, ha detto: “Non c’è nulla di penalmente rilevante nelle intercettazioni dei giudici napoletani, per cui quello che sta emergendo è solo fango”. “Unilaterale”, ha aggiunto 2232 che di P2, 3 e 4 se ne intende. Gli ordini del ragionamento sono due: se non c’è nulla di penalmente rilevante perché accanirsi tanto contro quello che i "liberi servi" definiscono solo “gossip di serie B”? Questo governo, di fango se n’è gettato addosso a palate da solo e quindi non si capisce perché John Henry Woodcock non possa portare a termine la sua indagine senza che un decreto gli possa togliere le intercettazioni con la scusa che “sono troppo costose”. E gli incarichi dei sottosegretari Responsabili non lo sono? E gli stipendi della Minetti e di Trota? E degli avvocati parlamentari di Silvio? E di Marcello Dell’Utri? E di Nicola Cosentino? E i voli di stato di Gnazio per andare alla partita di pallone come una Rita Pavone qualsiasi? E i passaggi aerei nelle ville del Sultano? Il secondo ragionamento è quello riconducibile al capogruppo del Pdl alla Camera, meglio noto come 2232, dal numero della sua tessera di appartenenza al club privé di Licio Gelli. Cicchitto ha dichiarato: “Questo fango riguarda solo il Pdl, è a senso unico”. Perché se avesse investito anche membri dell’opposizione sarebbe stato diverso? Possibile che la regola berlusconiana del “tutti colpevoli, nessun colpevole” debba essere applicata a ogni piè sospinto? A Cicchitto però deve essere sfuggito il nome di Massimo D’Alema, che qualche rapporto con Bisignani deve averlo avuto altrimenti non sarebbe venuto fuori. Ma forse Cicchitto considera “baffetto” uno di loro per cui non si è scomposto più di tanto. Mentre i pidiellini propongono un decreto che prima dell’estate blocchi la pubblicazione delle intercettazioni, tutta l’opposizione si è sollevata gridando allo scandalo e al bavaglio. Provate ad immaginare per un momento chi della sinistra può aver detto: “Se ne può parlare”. Rendiamo agevole la ricerca e diciamo che è il presidente del Copasir. Insomma, vagonate di merda stanno sommergendo gli eunuchi e le lavandaie (con tutto il rispetto per la nobile professione) di quello che sarebbe dovuto essere il partito dell’amore. All’insegna del “tutti contro tutti” e del “si salvi chi può”, sta andando in onda la più brutta soap-opera degli ultimi 150 anni, scritta da sceneggiatori cani, interpretata da mezzecalzette, diretta da un tizio al cui confronto Giuseppe Romolo Morelli detto “Joe”, si erge alla statura di un Giuseppe Tornatore. Una bruttissima farsa nella quale le volgarità sono all’ordine del giorno come in un cinepanettone qualsiasi, e l’essere più dignitoso, alla fine, risulta essere l’incolpevole telefono usato a sproposito. L’unica bella notizia della giornata di ieri è arrivata da La7. La tivvù di proprietà della Telecom ha ingaggiato per la prossima stagione Roberto Saviano il quale potrà fare le trasmissioni che vuole in attesa che a maggio, finita “Che tempo che fa”, lo raggiunga Fabio Fazio per la riedizione di “Vieni via con me”. Michele Santoro sembra stia per compiere lo stesso passo, anche lui dovrebbe finire a La7 che si ritroverebbe, con un bilancio triplicato, a recitare il ruolo del terzo polo televisivo. Il presidente della Rai, che ha momentaneamente interrotto la partita che stava giocando a Wimbledon, ha dichiarato: “Mi sembra assurdo, direi quasiautolesionista, che la Rai dopo averlo celebrato in questi giorni nella presentazione dei palinsesti come il programma più visto della stagione autunnale 2010 perda un successo come 'Vieniviaconme'. Penso che su scelte come queste non possano esserci posizioni ideologiche ma solo posizioni aziendali. Troppo spesso infatti gli interessi della Rai sembrano venire dopo rispetto a quelli di parte, atteggiamento che considero inaccettabile da chi è incaricato di difendere e tutelare il valore di questa azienda”. Come sempre si dice al termine delle giaculatorie: amen. Gli unici che stanno godendo come porcospini della situazione venutasi a creare in Rai sono Giovanni Stella, amministratore delegato di Telecom Italia Media ed Enrico Mentana, direttore del Tg di La7 che sta surclassando negli ascolti quel povero cristo di Minzolini ormai esperto di diete e creme solari. “Mitraglia” sta facendo un tifo sfegatato perché arrivi anche Michele Santoro. Volete mettere fare il direttore del Tg di una rete che ha Piroso, Facci, Nuzzi e Telese come punte di diamante o farlo con Santoro, Fazio e Saviano? Mica è fesso Enrico.
PS. Immagine d’autore per il post di oggi. Espressamente per noi, Giuseppe Piscopo, artista ed illustratore inarrivabile.

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