Ma la mamma non gli ha spiegato che se il premier in pectore è il segretario di un partito che lo spinge per acclamazione sulla sedia di Palazzo Chigi sarà ben difficile vendere al proprio scarso seguito la tesi che si tratta di un governo tecnico? Anche perché l’unica dimostrazione della “emergenzialità” e necessità governativa potrebbe venire da un accordo con Berlusconi, dal padre padrone che lo zombi ha voluto lasciare pensando di avere un grande futuro con il grande centro.
Ma nella carente educazione di Alfano ci sono purtroppo le stigmate dell’analfabetismo politico e sociale di un Paese: qualsiasi riforma infatti è di per sé il massimo atto politico e non solo un mantra del politichese o una espressione della necessità. Si potrebbe suggerire ad Alfano che la politica è appunto la tecnica di trasformare la realtà, dal momento che ogni realtà sociale o economica è di per sé politica. Ma si, che lo dico a fare all’uomo senza quid che poi a forza di pensarci potrebbe finire sotto una macchina. Torna a casa Lassie, perché almeno da zio Silvio trovi gente anche più analfabeta e puoi fare la tua porca figura. Il fatto triste è che un discorso idiota tipo governo non politico, ma con le riforme, addirittura di tipo costituzionale, sia pure fatto solo per far vedere che ci sei, riesca a passare indenne nella canea senza essere spernacchiato come dovrebbe.