Salerno, rima d'inverno,
o dolcissimo inverno.
Salerno, rima d'eterno.
Alfonso Gatto
Una poesia, Salerno, tre versi soli, intrecciati in una rima che ne fa un unico compendio, sono le immagini e le sensazioni trasmesse dalla sua città natale. L'inverno dolce è l'eterno, in antitesi tra di loro giacché l'inverno è la metafora della tristezza. Una dolce tristezza, dunque, è il suo pensiero per la sua città lontana. È la dolce nostalgia del poeta.
Si notano raffronti e dissomiglianze tra questa poesia e Mattina “M’illumino / d’immenso” di Ungaretti. Entrambe le poesie sono brevi e solo apparentemente semplici e fanno riferimento all'infinito: un infinito che rischiara in Ungaretti, un infinito di nostalgia in Gatto