Figura 1: a) scarabeo dalla necropoli di Monti Prama, tomba XXV (2); b) scarabeo di Tiro, VIII sec. a.C. (da M. Bikai, The Pottery of Tyre, Warminister 1978, p. 85, plate xiv, 18) (3); c) scarabeo egizio, XIV dinastia, 1786-1603 a.C.; d) 25, 26, 27 scarabei egiziani (da F. Petrie, Hyksos and Israelite cities, London 1906, p. 32, pl. xxxiii) (3) http://www.etana.org/sites/default/files/coretexts/15114.pdf; e) gruppo di segni potmarks, Egitto predinastico (ca. 3200-3000 a.C.) (http://www.potmark-egypt.com/); f) segni su una pietra rinvenuta ad Aidomaggiore (4); g) segno K in proto-cananaico/fenicio: ISO, ostrakon di Izbet Sartah (XII-XI sec. a.C.);AS, sarcofago di Ahiram, datazione discussa (XII-X sec.), quest’ ultima versione rimase in uso come “classica” K fenicia. h) parte dell’ iscrizione proto-sinaitica S364 (II millennio a.C, XVII-XV sec.): l’ alberello viene variamente interpretato come K o come Z (5,6).
Dr. S. stavolta la sposo in pieno la sua nuova datazione dello scarabeo di Monti Prama, quello della tomba Nr. 25! Inoltre sono d’ accordo con lei che quello è uno scarabeo egizio (seppure gli manchi il segno a T sul carapace), non uno scaraboide come a suo tempo era stato affermato da Tronchetti (1) “uno scaraboide egittizzante tipo Hyksos, databile non prima dello scorcio finale del VII sec. a.C.” Ha un bel dire Pierluigi Montalbano che "La presenza di uno scarabeo identico ad un altro rinvenuto a Tiro, in uno strato dell'VIII a.C. ci indica il periodo al quale risalgono le tombe: dopo l’800 a.C.". Detto scarabeo di Tiro lo vedete in figura 1b, lascio giudicare al lettore l´identitá con quello di MP (fig. 1a)(2). Quelli egiziani di Petrie sono piú simili (fig. 1d), ma lui non si esprime sulla data. Che ci resta? Uno scarabeo della XIV dinastia, in vendita presso una prestigiosa casa d'aste (fig. 1c) e la consapevolezza che nel vicino Oriente scarabei simili venivano prodotti giá dal XIV sec. a.C. (3). Dal convegno di Domus de Maria, settembre 2011, viene fuori che lei ha parlato dello scarabeo di MP, ridatandolo al XII-X secolo: precisamente tra il 1130-945 a.C sulla base di raffronti orientali. Non ho foto di questi raffronti, ma il periodo che lei indica mi piace molto, mi fa un comodone. Mi è venuta l´idea che in quello scarabeo ci sia qualcosa in piú, forse (e dico forse) qualche segnetto scrittorio: per esempio una sorta di alberello o zampa di gallina che nell'orientazione proposta in figura 1a, si estende in senso verticale, in posizione di centro-destra per l' osservatore. Come aiuto fornisco un pó di documentazione in figura 1 (e,f, g, h). Altri documenti con quel segno li trova qui, uno di essi anche in figura 6a del suo stesso articolo (3). Ovviamente il segno è antichissimo, documentato fin dall´Egitto predinastico nei potmarks, nelle iscrizioni protosinaitiche ed in quelle protocananaiche (fig 1g, 1h). la mia predilizione va verso il segno K arcaico dell´ostracon di Izbet Sartah, datato anch´esso tra il XII e l´XI secolo. Certo, occorre prudenza, verificare eccetera, ma la concordanza delle date é intrigante, non trova? giá che parliamo di date, trovo strano che lo scarabeo sia servito in un primo momento a datare la tomba all´VIII-VII secolo a.C. (1,3, ma vd. anche la nota 174 del rif. 2) e che la tomba non abbia seguito il destino della ridatazione che ha coinvolto l´Insettone. Cioé lo scarabeo é stato ridatato al XII-X secolo, ma la tomba per la cui datazione si era usato lo scarabeo, é rimasta ancorata al VII-VIII. Misteri dello spazio-tempo?Però, un dubbio m' assale, benchè io sia innamorata di quella datazione al XII-X secolo: quello scarabeo in figura 1c, molto più vecchio (1786-1603 a.C) somiglia davvero tanto al nostro di MP. Non solo: grazie all' articolo di Spanu & Zucca (2), vediamo ora anche il dorso ed il fianco; e ci sono le cosiddette "feathered legs", trattini intesi come un accenno, una simulazione delle gambe pelose dello scarabeo. Questa caratteristica pare ristretta ad un periodo ben preciso: dal 2040 al 1570 a.C. Quindi sia il fronte che il retro ci indicherebbero la I metà del secondo millennio, il Medio regno più il periodo Hyksos per intenderci. E adesso? il mio sposalizio vacilla.
(1) Carlo Tronchetti, LE TOMBE E GLI EROI. CONSIDERAZIONI SULLA STATUARIA NURAGICA DI MONTE PRAMA Paolo Bernardini-Raimondo Zucca (a cura di), Il Mediterraneo di Herakles, Roma 2005, pp. 145-167 (2)Pier Giorgio Spanu, Raimondo Zucca Da Tarrai poliwal portus sancti Marci: storia e archeologia di una città portuale dall’antichità al Medioevo, In: Mastino, Attilio; Spanu, Pier Giorgio; Usai, Alessandro; Zucca, Raimondo (a cura di). Tharros Felix 4. Roma, Carocci editore. p. 15-103: ill. (Collana del Dipartimento di storia dell'Università degli studi di Sassari, 39; Tharros Felix, 4, 2011, pp. 15-103(3) Alfonso Stiglitz, Fenici e Nuragici nell’entroterra tharrense, Corsica, et Baleares antiqvae, 2007, 5: 87-98(4) Gigi Sanna, Tranquilli, la bandiera sarda non è ad Arcore, Febbraio 2009, http://gianfrancopintore.blogspot.com/(5) Gordon J. Hamilton, W. F. Albright and Early Alphabetic Epigraphy Near Eastern Archaeology, Vol. 65, No. 1, The House That Albright Built, 2002), pp. 35-42(6)Attardo Enzo, Utilità della Paleografia per lo studio, la classificazione e la datazione di iscrizioni semitiche in scrittura lineare. Parte I: Scritture del II millennio a.C. in Litterae Caelestes, 2007, 2: 149-202