Alghe: proprietà, benefici, rimedi naturali

Da Inonno @luca_lovesapple

Che ne pensate delle alghe? Fanno benissimo alla salute, parola di Nonna

Sono entrate quasi in sordina nelle nostre abitudini quotidiane, quali componenti di integratori alimentari o di cosmetici, e oggi conquistano sempre più anche un posto a tavola. Sono le alghe, fino a pochi anni fa quasi sconosciute a chi non ama il sushi: oggi invece grazie alle loro molteplici virtù stanno entrando anche nella cucina quotidiana per insaporire i cibi. Ma sarebbe limitativo considerarle dei complementi: sono ricche di sali minerali, vitamine, acidi grassi, proteine e aminoacidi, insomma sono preziose alleate della salute oltre che del gusto.

Se vogliamo portarle in tavola abbiniamole a verdure o legumi per un risultato sicuro. Ad esempio l’alga nori (nera o verde) per il suo gusto delicato ben si sposa con l’insalata mentre varianti come l’alga dulse (un po’ piccante), l’alga hikiji dal gusto intenso e l’alga kombu ben si abbinano ai legumi e alle verdure cotte. Le zuppe poi sono ideali per l’alga wakame da utilizzare ammollata (oppure prima tostata in forno poi spezzettata, così come l’alga arame dal gusto dolce, che si accompagna bene con il pesce. Infine, l’alga agar agar è una sorta di gelatina naturale perfetta per i dolci al cucchiaio e i budini.

Le proprietà antivirali e cardiovascolari delle alghe

Digeribili, poverissime di calorie, grassi e colesterolo, ricche invece di vitamine del gruppo B, di protovitamina A e di iodio, le alghe sono ver ealleate della salute. Nel loro vastissimo mondo ve ne sono alcune le cui proprietà sono riconosciute da secoli. Star della cucina giapponese l’alga nori contiene aminoacidi, vitamine C ed A, sali minerali, omega 3 e iodio, e sarebbe perfino in grado di prevenire tumori di pelle e stomaco, nonchè curare disturbi cardiovascolari.

L’alga arame ricca di potassio è indicata a chi fa sport per evitare i crampi muscolari, ma ha anche proprietà antivirali, mentre dell’alga kelp si conoscono le virtù antinfiammatorie. Tra le alghe che di recente si sono guadagnate la notorietà c’è la klamath originaria del lago Upper Klamath negli USA. Si compra essiccata e polverizzata e contiene ferro, acido folico, vitamina B12, clorofilla e antiossidanti quali polifenoli, ficocianine e carotenoidi: è un’alleata di chi soffre di carenze alimentari.

Ma non solo: già nel 1965 il Japan Medical News riportava i buoni successi in pazienti con ulcera gastrica o duodenale e gastrite cronica i cui dolori furono placati appunto con la klamath. Che secondo alcuni studi stimola anche alcune aree del cervello, migliorando le capacità cognitive.

Le alghe per la bellezza

Alghe elisir di bellezza, si potrebbe dire. Infatti gli oligoelementi che contengono sono benefici per tutto l’organismo, anche per la pelle e per contrastare gli inestetismi della cellulite. In particolare sono quelle che appartengono al genere ‘alghe brune‘ (laminarie, fucus vesciculus, kelp) e ‘alghe verdi‘ (clorella, spirulina) ad avere le proprietà più efficaci. Infatti stimolano il metabolismo cellulare e la microcircolazione, così le tossine vengono eliminate, la pelle si reidrata e anche l’odiosa buccia d’arancia si attenua. Creme e fanghi a base di alghe sono famosi proprio per queste azioni.

C’è però un’avvertenza: le alghe sono ricche di iodio e in caso di malfunzionamento della ghiandola tiroidea è bene utilizzarle solo dopo aver consultato il medico. Le alghe di bellezza non sono efficaci solo contro la cellulite. Ad esempio la spirulina ha un alto contenuto di beta carotene (fino a 25 volte in più delle stesse carote), vitamina B e aminoacidi: e favorisce l’abbronzatura e protegge la pelle dai danni dei radicali liberi. E l’alga wakame è ricca di acido folico prezioso per aiutare la ricrescita dei capelli. L’alga nori, infine, contiene gli acidi linolenico e linoleico che aiutano a ritrovare l’elasticità cutanea.

Le alghe in cucina

Le alghe non provengono solo dall’Oriente ma anche dall’Europa. Si acquistano nei supermercati, nelle erboristerie, nei negozi bio. Con l’alga arame (va lasciata in ammollo) si possono preparare gustose frittelle: la si aggiunge ad una pastella di farina diceci, poco olio e prezzemolo e si formano delle palline da friggere in olio evo. Può essere mangiata anche condita con salsa di soia. La dulse, dal gusto un po’ piccante (non richiede ammollo) si accompagna con le verdure ma può essere usato anche per preparare salsine di verdura. La hijiki va ammollata e poi si abbina a tutte le verdure e può essere usata anche per preparare con broccoli, cipolle e carote un sugo per condire la pasta.

Un pezzetto di kombu durante la cottura dei legumi secchi li rende più morbidi, e può essere usata per insaporire minestre, verdure, riso. La nori non serve solo per i rotolini di riso, ma marinata con olio di girasole, salsa di soia e limone forma una gostosa salsina per condire legumi e cereali.

La zuppa di miso

Piatto base della cucina giapponese, la zuppa di miso ha molte varianti. La base è rappresentata da una tazza di acqua, un cucchiaio di miso, un pezzo di alga wakame un po’ di erba cipollina e un pezzetto di zenzero a persoan. Il miso, che si trova in commercio già pronto, si ottiene fermentando la soia gialla con il sale marino a cui può venir aggiunto riso o orzo. L’alga wakame va tagliata a pezzetti piccoli e ammollata. Alga, erba cipollina e zenzero vanno messe nell’acqua che viene portata a ebollizione: appena inizia a bollire si aggiunge il miso e si spegne. La zuppa va lasciata riposare qualche minuto prima di servirla.

Energie yin e yang in perfetto equilibrio, milioni di enzimi, proteine nobili, vitamine del gruppo B e sali minerali fanno di questa zuppa un’alleata per depurare l’organismo e riequilibrare le energie. Gli enzimi poi stimolano le difese immunitarie e aiutano in caso di problemi intestinali.

Grazie per l’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!