Casi da contagio da alga sono stati riscontrati in Sicilia, dove due ragazzini Palermitani minorenni presentavano bolle sulle gambe e avvertivano un forte senso di nausea e di prurito sparso su tutto il corpo. L’allarme interessa tutta l isola dal palermitano alla punta Estrema dell isola, dove l’Agenzia regionale per le acque sta monitorando i litorali per aggiornare la mappa delle spiagge.
Casi anche in Puglia dove molti pescatori si sono presentati in ospedale con I classici sintomi da contagio. A Molfetta dove è stata registrata una altissima concentrazione di alga tossica, la Capitaneria ha convocato gli armatori per dare istruzioni su come evitare di pescarla, dato che l’alga può benissimo impiglarsi nelle reti da pesca.
Ostreopsis Ovata è una specie di alga, tipica dei climi caldi e tropicali, negli ultimi tempi è presente anche sulle coste italiane. I biologi pensano che sia arrivata nel nostro mare con le acque di zavorra delle navi.
E’ un’alga di origine tropicale: fu scoperta nell’Oceano Pacifico nel 1981, in particolare nella Polinesia Francese, nella Nuova Caledonia e nelle Isole Ryukyu. E’ un’alga non visibile, che vive sulle alghe rosse e brune dei fondali rocciosi, soprattutto sotto costa, nei primi metri d’acqua dalla riva; nel periodo di fioritura è possibile notare in superficie alghe di colorazione anomala con chiazze schiumose biancastre. Sott’acqua l’alga può manifestarsi come una pellicola bruna che avvolge gli scogli o i sassi.
Gli effetti da contagio si avvertono dopo 3 ore dall esposizione. I sintomi ricordano quelli di una reazione allergica: febbre alta, faringite, tosse, disturbi respiratori, mal di testa, nausea, raffreddore, congiuntivite, vomito, dermatite.
Il “contagio” può manifestarsi anche senza diretto contatto con l’acqua, inalando le goccioline portate dal vento. L’azione dell’alga tossica regredisce velocemente e spontaneamente nel giro di circa 24 ore; può bastare anche il semplice allontanarsi dalla zona del contagio, e sciacquare per bene occhi e bocca. Se i sintomi risultano essere persistenti è bene recarsi al pronto soccorso.