Ali e corazza - Daniele Trovato

Creato il 26 febbraio 2012 da La Stamberga Dei Lettori

I Contenuti
Angela Greganti è una transessuale elegante e di fascino, che si guadagna da vivere come pierre in locali notturni border-line e, saltuariamente, come prostituta d’alto bordo. Una sera, partecipando in una lussuosa villa fuori città a una festa che raduna il jet-set televisivo e istituzionale, assiste alla violenza compiuta da un importante uomo politico ai danni di una ragazza. L’impulsiva reazione di Angela, con le inevitabili conseguenze, porta a una fuga che si trasforma anche in un viaggio interiore, in cui la protagonista non potrà fare a meno di rivivere il proprio passato e confrontarsi con la paura del presente.
Un ritratto ora dolce ora amaro, ma sempre impietosamente realistico, della società contemporanea, in cui si mescolano "alto e basso bordo", per scoprirsi fra loro non molto diversi e niente affatto distanti. E una protagonista ritratta con forza e sensibilità, nella quale il lettore finirà per trovare inevitabilmente una forse inaspettata immedesimazione.
La Recensione
La metafora dello scarabeo sacro, Khepri, il simbolo del sole del mattino per la civiltà del Nilo di cinquemila anni fa, reinterpretata all’opposto come notte senza luna per la società dei giorni nostri che divora se stessa. La protagonista dello scritto di Daniele Trovato è una transgender, Angela, che racconta in prima persona, e con un linguaggio inusitato per la sua ricercatezza, la sua vicenda a tinte fosche su un palcoscenico essenziale su cui si alternano scene di torbidi locali notturni, spaccio e consumo di cocaina, feste di alto bordo e ricordi di una adolescenza spesa alla affannosa ricerca della propria identità sessuale. Quello che colpisce nella vicenda narrata sono i dettagli, le sfumature e il cinismo con cui vengono descritti i personaggi senza speranza di una realtà sotterranea fatta di legami squallidi, nella quale Angela sembra muoversi a proprio agio, districandosi nella fogna di vizi putridi che accomunano politici di spicco e comuni malfattori. Eppure tutti, inclusa la protagonista, si trovano a vivere una vita che gli sfugge, come ingranaggi di un immaginario meccanismo sociale impazzito e sconosciuto, che distrugge e estingue la dignità e la volontà delle persone. Si avverte, fra le pagine del libro, la presenza di un demone mai esplicitato e che, tuttavia, domina i tempi e gli eventi, e che costringe i protagonisti che vengono via via introdotti a sfilare come fatui burattini soggiogati da un perfido disegno nel quale c’è posto solo per le caricature degli affetti di relazione, degradati a schemi freddi e brutali. Angela si procura cocaina in un sordido locale attraverso un amico spacciatore Mike. Ha da tempo un rapporto con un uomo, Valerio, con il quale condivide sesso e cocaina. È terrorizzata dalla vecchiaia e dalla normalità, che avverte come noia mortale, fa l’elogio della bellezza esteriore e celebra il necrologio della bruttezza fisica, che definisce addirittura antisociale. Viene da chiedersi che cosa abbia in mente per odiare e disprezzare così la banalità. Il lettore non lo scoprirà che nelle ultime pagine del libro, quando Angela, braccata per una losca vicenda confiderà a se stessa, accarezzando un monile a forma di scarabeo, la propria invidia per non essere autosufficiente come "un carrarmato biologico" così capace di essere impenetrabile al mondo esterno e nello stesso tempo dotato di ali per ascendere e trascendere dalla realtà. La vicenda centrale del romanzo si svolge in un festino organizzato da un politico in vista, descritto come "il Ministro". Attorno a lui gravitano servizi segreti e custodi della legge, con l’ordine tassativo di impedire qualsiasi fuga di notizie circa i costumi e i vizi degli invitati. Fra essi la protagonista conoscerà un funzionario speciale, Nicola, che dal primo momento, e poi nell’epilogo della storia, descriverà in sembianze ora di padre ora di serpente costrittore, al quale sono noti tutti i suoi trascorsi, inclusi quei fatti dei quali lei aveva creduto di essersi disfatta per sempre, come la militanza in gruppi neonazisti quando era ancora adolescente. E sarà proprio nel corso della festa che Angela ritroverà quella stessa capacità di offendere, di saper colpire a sangue in un solo istante, con fredda determinazione. Tuttavia questa volta la sua violenza si abbatterà sulla persona sbagliata, quel Ministro che le ha rivolto la parola più gretta per disprezzare la sua natura di transessuale e che lei ha sorpreso intento ad un atto di sodomia con una giovane ragazza piangente.
Inizierà una fuga disperata popolata da incubi che si materializzeranno in un linguaggio di immagini e di sensazioni ferine. Angela sarà la lepre inseguita da un branco di feroci cani in caccia in una splendida pièce onirica in cui i nomi propri diventano semantica dei personaggi. L’epilogo è crudo e spietato, volutamente teatrale, sullo sfondo di un televisore acceso in una casa sul litorale fuori mano, nella quale si materializzerà l’alea maligna incombente su tutta la vicenda, nelle sembianze del gatto Behemot, che non suona heavy-metal.
Giudizio:+4stelle+
Articolo di Stefano di Stasio
Dettagli del libro
  • Titolo: Ali e corazza 
  • Autore: Daniele Trovato  
  • Editore: Autodafé
  • Data di Pubblicazione: Ottobre 2011  
  • ISBN-13: 978-88-97044-19-2
  • Pagine: 128
  • Formato - Prezzo: Brossura - 13,00 Euro

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