Stamattina ho finalmente scritto «Fine» in calce al mio racconto. Titolo provvisorio: «Una nuova vita», trentatrè pagine del formato ALIA, una miseria rispetto a Cavazza con le sue 80 pagine. Ma fortunatamente gli altri autori di questo ALIA sono stati più modesti e contenuti. O meno coraggiosi. Perlomeno quelli che hanno già inviato i loro testi. Sinceramente non è stato facile arrivare alla parola fine, dal momento che mi sono imbarcato in un tour de force non dei più facili. In compenso ho acquisito una cultura invidiabile in tema Buchi Neri, Supernovae, fibre sintetiche e simmetrie chiraliche. Ultime due piccole note per gli interessati: la prima è che non ci sono tranx, in questo racconto. L'aspetto esotico e/o sorprendente è la IA (Intelligenza Artificiale) di una nave. Secondo elemento: il racconto è scritto al presente. Sono desolato per la neonata "Associazione per la difesa del passato remoto in fantascienza", ma il racconto è nato così e così resterà. Magari è un bidone, ma al passato remoto non veniva proprio.
Vogliamo controllare gli autori, tanto per vedere che non manchi nessuno? Vittorio Catani.[*] Danilo Arona [**], Chiara Negrini, Maurizio Cometto, Eugenio Saguatti (il cui racconto è arrivato nei giorni scorsi), Francesco Troccoli, [***] Vincent Spasaro, Fabio Lastrucci, Mario Giorgi, Davide Zampatori, Paolo Cavazza e il sottoscritto, Massimo Citi. In attesa a giorni, Consolata Lanza, Massimo Soumarè, Valeria Barbera e, immancabilmente, Silvia Treves. Totale: 16 autori (se per caso ho dimenticato qualcuno me lo dica [con gentilezza, per carità], idem se avete un racconto nel cassetto ma non avete osato inviarlo finora...) per un'antologia che viaggerà tra le 300 e le 400 pagine. Piccola nota su Silvia Treves: la poveretta, oltre a curare con me l'edizione del futuro volume e a tentare di scrivere il proprio racconto, è stata incastrata nelle infinite grane create da «La buona scuola» di Renzi, con una parte degli insegnanti che hanno preso servizio in ottobre o in novembre e con grane ridicole tipo: «insegnante di diritto per le superiori inviato in una scuola media». E a fare che, direte voi? Bella domanda. Più che di Buona Scuola dovremmo parlare Hellzapoppin's School, ovvero di Scuola dell'assurdo.
Manca Davide Mana e sono io il primo a dispiacermi per la sua assenza, dopo la collaborazione in tutti gli ALIA precedenti e a diverse edizioni di Fata Morgana. Ho scritto a Davide ma il nostro uomo non è purtroppo disponibile per diversi motivi che non starò a spiegare qui. Non posso che riportare la sua frase su ALIA Evo 2.0: «Io sono qui che faccio il tifo per Alia». Ottimo, ricordati di noi la prossima volta. A questo punto si può lanciare uno sguardo d'insieme all'antologia com'è al momento attuale? Beh, sì, si può anche tenendo conto dei cenni ricevuti sui racconti in arrivo. Diciamo che ci sono nove racconti di sf - dalla space opera alla Terra post-catastrofe ambientale, alla hard-sf, all'intelligenza non umana - due steampunk (particolarmente graziosi entrambi). tre ottime storie di fantasmi e due purissimi horror. L'insieme è ricco e curioso, capace di dare davvero un quadro d'insieme alla narrativa fantastica italiana contemporanea. Che altro aggiungere? Beh, che se continua così al massimo per febbraio la nostra antologia vedrà la luce. Rimanete sintonizzati. P.S.: questo articolo esce in contemporaneo presso ALIA Evolution.
Questa NON è la copertina del prossimo ALIA Evo 2.0
[*] È di questi giorni l'uscita per l'editore Meridiano Zero della seconda edizione del suo romanzo Il Quinto Principio. [**] Con un racconto di Danilo Arona è appena uscita l'antologia Malombre da Dunwich Edizioni. [***] Il 24 novembre è uscito in e-book il racconto Hypnos da Delos Edizioni.