Alice compie 150 anni (e li porta benissimo)

Creato il 26 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il 26 novembre 2015 l’opera più nota di Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie, compie 150 anni

Il romanzo: dalle origini ad Alice

Era il 26 novembre 1865 quando Charles Lutwidge Dodgson, meglio noto sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll, vedeva pubblicata la prima edizione di quello che nei secoli sarebbe diventato il suo capolavoro, Alice’s Adventures in Wonderland (in italiano tradotto con Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie) con l’editore inglese MacMillan & Co.
Carroll fu un matematico (fu infatti docente di matematica alla Christ Chruch di Oxford per ben ventisei anni) e logico, elemento che ha influenzato moltissimo i due romanzi che compongono le storie di Alice: Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Le origini dei due romanzi si perdono nelle maglie di una leggenda arcinota: quella della gita in barca in un mattino di sole, ispiratore anche del prologo del romanzo. Carroll iniziò a pubblicare poesie e racconti su alcune riviste a partire dal 1854, per poi concentrarsi sul progetto di un libro per bambini e ragazzi che potesse ottenere successo economico.
Fu così che iniziò a formarsi l’idea di Alice che, pare, si coronò proprio durante una gita in barca con le tre figlie del nuovo rettore della Christ Church, Henry Liddel: Ina, Edith e Alice. Carroll raccontò alle tre ragazzine una storia così appassionante che la piccola Alice, sulla quale la protagonista della storia era perfettamente modellata a partire dal carattere estremamente curioso, lo supplicò di scriverla. il progetto si concretizzò in un primo abbozzo del futuro romanzo, “Le avventure di Alice sottoterra” (in inglese Alice’s Adventures Underground), il cui manoscritto fu donato dalla stessa Alice Liddle alla British Library di Londra.
Carroll lavorò al suo manoscritto per ben tre anni, fino al 1865, anno di uscita del romanzo. La prima edizione era arricchita dalle splendide illustrazioni di John Tenniel e si presentava con una copertina espressamente richiesta dallo stesso autore, in panno rosso con le lettere dorate (Carroll riteneva che il rosso fosse il colore che più attraeva i bambini, il piccolo pubblico che ora definiremmo come il suo target obiettivo). Il romanzo, in cui le atmosfere oniriche caratterizzano tutta la narrazione, è suddiviso in 12 capitoli, ciascuno dei quali corrisponde a un’avventura della ragazzina. La particolarità di Alice è sicuramente nei numerosi giochi matematici e linguistici interni alla storia; questi ultimi soprattutto rendono la traduzione particolarmente ostica in lingue diverse dall’inglese (infatti, moltissime edizioni dei nostri giorni hanno, oltre a una riproduzione delle illustrazioni, il testo originale a fronte). Nel 1871 uscì poi Attraverso lo specchio, il seguito del primo Alice, dal punto di vista linguistico ancora più difficile da tradurre e che ha luogo 6 mesi dopo il ritorno della protagonista dal Paese delle Meraviglie, quando Alice, che non ha perso la propria insaziabile curiosità (la stessa che, nel primo romanzo, le aveva fatto iniziare a inseguire un coniglio bianco in ritardo), finisce per passare proprio attraverso uno specchio per vedere cosa si nasconde dall’altra parte.

Photo credit: Toronto Public Library Special Collections / Foter.com / CC BY-SA

I film: dagli anni ’50 a Tim Burton

I film su Alice sono numerosi e vanno dagli anni ’30 fino ai giorni nostri, ed è anche da segnalare una pellicola del 1977 intitolata Jabberwocky (il nome della creatura tradotta in italiano con Ciciarampa); tuttavia, in questa sede ricorderemo due tra i più famosi successi di pubblico, Alice nel Paese delle Meraviglie (1951) di Walt Disney e Alice in Wonderland (2010) di Tim Burton.
Disney aveva letto i due romanzi di Carroll durante il periodo della scuola, da bambino, come molti suoi coetanei; l’influenza di Alice e del mondo stranamente regolato in cui si ritrova lo colpirono profondamente, tanto che uno dei suoi primi corti, datato 1923, era basato proprio su quelle due storie e l’episodio divenne il primo di una serie, interrotta poi nel 1927. La storia continuò però ad affascinarlo e iniziò a produrla nel 1938, a seguito del grandissimo successo ottenuto da Biancaneve e i sette nani, ma temeva che lo stile del film sarebbe stato troppo simile ai disegni originali; per questo, i lavori si interruppero e furono ripresi solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. I disegni di Mary Blair colpirono molto Disney e il film nacque grazie a un’unione delle vicende dei due romanzi, di cui venne ripreso il lato più leggero e divertente. Inizialmente, il film prevedeva di utilizzare riprese live action e cartoni animati, ma presto Disney decise di rendere il lungometraggio unicamente a cartoni. Il film fu accolto tiepidamente dal pubblico e negativamente dalla critica, che poco sopportava l’americanizzazione di un classico squisitamente britannico.
Nel 2010, Tim Burton ne ha creato una nuova versione, in 3D e che mostra una Alice ormai diciannovenne e senza ricordi delle precedenti avventure. Sebbene in questo film la ragazza incontri comunque molti dei personaggi che hanno reso la storia celebre in tutto il mondo (il Bianconiglio, la Regina Rossa, la Regina Bianca e il Cappellaio Matto, per citarne alcuni), si ha qui una protagonista più matura, che scappa sì dalla sua proposta di matrimonio per inseguire un coniglio, ma che non potrà permettersi soltanto di prendere the di non compleanno e parlare con Humpty Dumpty; il compito di Alice in questa versione è infatti quello di sconfiggere il già citato Ciciarampa, che da protagonista di un poema diventa il vero e proprio antagonista principale che minaccia l’intera Wonderland. Inoltre, alla fine della storia Alice diventerà una vera e propria donna indipendente che si occupa del commercio con l’estero per conto dell’azienda del padre del suo pretendente.
Il 150° anniversario della prima uscita di Alice nel Paese delle Meraviglie viene festeggiato anche dalla British Library, che le dedica una mostra che avrà termine il 16 aprile 2016, che comprende disegni e manoscritto originali.

Tags:Alice,Alice nel Paese delle meraviglie,disney,Lewis carroll,Tim Burton,Wonderland

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