ALICE GINEVRA E LA NEVE - DA PROTTI A CATTOLICA - BRIOCHES DOLCI (ma non troppo) - CROISSANTS

Da Saporidivini

Che silenzio c'è fuori. La finestra ben chiusa si apre alla classica foto invernale. Il bianco prevalente che uniforma tutto, che copre, che attutisce, che blocca, che gela. Come in un rallenty il mondo si muove sotto casa nostra. Fitta la neve cerca di coprire il tutto, di nasconderlo.
Sono già sceso a spostare la macchina, a posizionarla in modo che una qualsiasi urgenza di lavoro sia risolvibile. Mentre ritorno verso la porta di casa ecco che appaiono i miei due Soli. Sabrina e Alice Ginevra. Chissà cosa ricorderà la cucciola di quei piccoli fiocchi che le bagnano il volto, che freddi le entrano in bocca mentre lei gorgheggia. Allunga la mano per toccare, per conoscere la neve ma, all'improvviso un urlo, un pianto. Stringe la neve tra le dita della mano. Troppo fredda, troppo calda. Alice Ginevra piange e abbraccia la sua mamma, la stringe disperata. Poi torna a sorridere e a lanciare i suoi gridolini di curiosità. Che cosa si ricorderà della neve?
Qualche giorno fa, quando ancora era solo il freddo a ricordarci che siamo in inverno, il mio lavoro ci ha portato sulla costa della Romagna e al ritorno, dopo i tanti tentativi per contattare telefonicamente la nonna materna che, da quando è nata Alice Ginevra non ha ancora avuto l'occasione di toccarla, mi è venuto in mente che a Cattolica c'è un locale dove tutto l'anno per 365 giorni si può godere di pesce fresco preparato in modo sublime.
“Amore ti va se facciamo un salto da Protti?”
Sabrina si accende e, anche se le finanze ultimamente hanno lasciato un po' a desiderare...... “un piccolo strappo ce lo meritiamo, che ne dici?” sottolineo io, mentre già imbocco l'uscita per Cattolica.... “ma dai, abbiamo tirato tanto la cinghia in questi mesi che un piccolo contentino, una piccola soddisfazione ce la possiamo togliere!”
L'albergo Ristorante Protti lo conosco da una ventina d'anni. Prima il padre con la cucina tipica ed ora le figlie con quel tocco di fantasia in più che rendono il pesce un piacere ancora più grande.
Prima di varcare la soglia Alice Ginevra, esausta, si addormenta, si accoccola al seno, chiude gli occhi e sogna.
Classico, accogliente e semplicemente piacevole. Un tavolo grande per due, con lo spazio per il passeggino, in modo che non disturbi il passaggio del celere personale. Gentile e sempre con il sorriso.
Il menù ci arriva rapidissimo ma, quasi senza aprirlo sappiamo esattamente con cosa vogliamo ingolosirci. Antipasti a gogò! Dai tradizionali agli sfiziosi, dai caldi ai freddi, dai semplici ai complessi. Antipasti, antipasti, antipasti.
Due ostriche freschissime per me (a Sabrina non piacciono, o meglio, non se l'è mai sentita di assaggiarle) poi due grandi piatti quadrati con cinque chicche, sciccose e mai banali, fatte di tradizione con un meraviglioso contorno di fantasia.
Profumi d'agrumi e spezie su gamberi, calamari e sardoncini, spuma di salmone e trancetto di tonno al vapore con cannellini e cipolla tropea dolce, un piatto ricco di sapori pieni, armonici e ben equilibrati.
Altri due grandi piatti quadrati con, insalatina di polipo con arancia, carpaccio di branzino al lime su letto di misticanza, sformatino di polenta e vongoline ed un cucchiaio con ciuffetti di calamaro con sedano candito e aceto balsamico di Modena di almeno 25 anni. Una goduria suprema.
Nel frattempo Alice Ginevra si sveglia. Apre gli occhi e si stira, si allunga. Guarda la mamma ed inizia ad agitarsi per farsi prendere in braccio, cosa che Sabrina fa immediatamente.
Tanto per cambiare tutta la sala inizia a riempirla di complimenti e lei, da brava “Diva” dispensa sorrisi a tutti.
La cameriera, tra un complimento e l'altro arriva con un seggiolone mentre, Alice Ginevra, si impossessa lesta di un grissino. Giusto la frazione di secondo in cui ci distraiamo mentre vediamo arrivare un tris composto da un cannolo di pasta phillo ripieno di gamberetti e funghi, un tortino di orata, poi una crema di ceci e vongole sgusciate, per i quali restiamo a corto di aggettivi accrescitivi, la Pupattola porta rapidissima il grissino alla bocca ed inizia a succhiarlo con gusto ed immenso piacere (speriamo che la pediatra non legga questo post). Tra un “boccone” e l'altro non si fa mancare un “assaggio” di ottimo, fresco e frizzantino Cortese delle Langhe. Noi, sorridendo per la voracità di Alice Ginevra ci “consoliamo” con un soutè di vongole e cozze.
Ormai sazi non ci resta che sfiziarci con una leggerissima frittura croccante di paranza e verdurine e completare la gioia del palato con cannoli di sfoglia di cioccolato ripieni di mousse al caffè accompagnati da gelato all'anice stellato e con un semifreddo all'arancio e pistacchio. Caffè e ammazza caffè, una meravigliosa grappa morbida di Barolo, ma solo per me.
Che bello alzarsi da tavola e dire “Come abbiamo mangiato bene!!!”
La neve è ancora lì che fiocca, ammanta gli alberi e silenzia il mondo che si muove fuori dalla finestra.
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Con questa ricetta partecipiamo al nostro Contest Una Ricettola per la Pupattola Sezione Inverno.

Partecipiamo inoltre al Contest di Una Pasticciona In Cucina "Cremosità o Frutta Secca".


Partecipiamo, inoltre al Contest di Nanni e Lolly "Happy Hour"



BRIOCHES DOLCI (ma non troppo)

Ingredienti:
500 gr di farina Manitoba della Molino Chiavazza
1 cubetto di lievito di birra fresco
190 gr di acqua tiepida
80 gr zucchero
100 gr di burro sciolto
2 uova
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino raso di sale fino

Occorre fare 2 impasti.
1° Impasto:
Sulla spianatoia versiamo 300 gr di farina Manitoba, il lievito sciolto in poca acqua e 150 gr di acqua tiepida. Impastiamo e mettiamo a lievitare nel forno spento in una ciotola coperta da pellicola per 40 minuti.
2° Impasto:
Mescoliamo 200 gr di farina Manitoba, lo zucchero, il burro, i due tuorli, il sale e la vanillina con 40gr di acqua. Uniamo questo impasto al primo impasto e lavoriamo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Facciamo lievitare per circa 10-15 minuti.

Ora stendiamo l'impasto sottile su di una spianatoia infarinata, usando il matterello. Tagliamo tanti triangoli ( all'incirca di 12x15 )e li arrotoliamo su se stessi, iniziando dal lato più lungo. Facciamo lievitare 1 ora e mezza e inforniamo a 180C per 10 minuti circa.

CROISSANTS

Ingredients:
500g strong flour
25g beer yeast or 2 package dry yeast
190g warm water
80g sugar
100g melted butter
2 eggs
1 vanilla bag
1 tsp salt
First dough:
Combine 300g flour, yeast (you have to dissolve it into a bit of water) and 150g warm water.
Knead until dough is smooth. Cover the mixture and allow it to rise for about 40 minutes.
Second dough:
Combine flour, sugar, butter, eggs, salt, vanilla and 40g warm water. Knead in order to obtain a smooth dough.
Combine second dough to the first one. Knead until light and smooth. Cover and allow the dough to rise for 10 to 15 minutes.
Turn the dough out onto a lightly floured surface and fold it over several times. To shape, roll dough out to rectangles. Cut in half crosswise. Roll each triangle lightly to elongate the point. Grab the other 2 points and stretch them out slightly as you roll it up. Place on a baking sheet, curving slightly. Let shaped croissants rise for 1 hour and a half until puffy.
Bake in a preheated oven (180C) for about 10 minutes until golden brown.

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