Alice Guarda i Gatti...

Da Bina1970
...e i gatti guardano nel sole
mentre il mondo sta girando senza fretta.

Ho sempre provato grande interesse e curiosità per questa canzone di Francesco De Gregori.
Avevo solo tre anni quando è uscita ma una volta più grandina l'ascoltavo volentieri alla radio.
Nella via in cui abitavano i miei nonni, nel giardino trascurato di una casa destinata alla vendita, un giorno trovai una piccola radio.
La raccolsi e la tenni con me!
Andava a batterie e la sera tardi, prima di addormentarmi, l'ascoltavo mettendola sotto il cuscino.
Era estate, la mattina non mi dovevo alzare presto per andare a scuola.
E ascoltavo anche Alice.
Alice io non l'ho mai capita.
Il significato del testo, intendo.
Non mi era chiaro se lei, che guardava i Gatti che guardavano nel sole, vedeva anche tutto quel mondo di strani personaggi facendo una sorta di trait d'union, oppure se Cesare (*), il Mendicante Arabo, Irene, Lillì Marlene e così via fossero delle storie a loro stanti. Senza nessuna connessione l'una con l'altra.
Ricordo che la collegai subito alla Alice che entra nel Paese delle Meraviglie.
Forse perché non ho mai capito molto nemmeno quella favola.
Forse non ero una bambina così sveglia in fin dei conti.
Mi ha divertita leggere un aneddoto di Cristiano De Andrè, che probabilmente aveva colto il significato di tutto il resto del testo visto che prese il coraggio e chiese a De Gregori solo «Francesco, perché Alice guarda i gatti?»
Non ha mai ottenuto risposta, o meglio l'ha ottenuta attraverso la canzone Oceano.
Però mi piacevano entrambe le Alice.
Il film della Disney in tutta onestà no.
Lo metto, come delusione, sullo stesso piano di Fantasia. (**)
Era da un pochino che volevo giocare con le immagini vintage "ufficiali" di Alice e l'occasione mi è stata data realizzando questo progetto per The Color Sisters.
Ah, non ve lo ho detto?
La mia Scatolina di Natale ha vinto la sfida di dicembre!
Posso dire che ne sono particolarmente fiera e felice?
Si. E infatti lo dico!
Ora sono ospite del blog con una creazione che contenga delle figure geometriche.
Le composizioni di questo tipo non sono il mio forte ma ho pensato che tutto, in fin dei conti, di base è una figura geometrica.
Ho scelto quindi il cerchio e preparato dei pendenti a questa collana a tema Alice.
Quella che sogna il Paese delle Meraviglie non l'omonima che guarda i Gatti.
Ma se poi in realtà fossero la stessa persona?

Ho finalmente rispolverato un po' dell'armamentario che utilizzavo per confezionare i gioielli per Barbie.
Sono passati tanti anni...
Con le piccole immagini incollate sui tappi schiacciati con la Big Shot sono nati i pendenti di questa collana, alternati da piccole bottigliette di vetro ("bevi" e "mangia") che permettono ad Alice di diventare piccola e grande (grazie a Bolilla).
Per forare i tappi ho operato alla "vecchia maniera".
Bastano un paio di colpetti bene assestati.
Nessuno danno, nessuna fatica, solo splendore.
Lo splendore no è merito mio... ma del Glossy Accents.
Ringrazio di nuovo tutte le Color Sisters per la bella opportunità (e speriamo mi perdonino per essere uscita un po' -tanto- dagli schemi).
Mi auguro che questo mio gioco vi sia piaciuto e intanto metto su il bollitore del tè.

La tavola è già imbandita.
Vi aspetto.
°§°
Con questo post sono
Ospite da
(*) solo da grande ho scoperto si trattava di Cesare Pavese, che attese invano per ore sotto la pioggia una cantante ballerina di cui si era innamorato.
Lei gli diede buca... oppure lui aspettò all'uscita sbagliata. Chi lo sa?
(**) grandissimo capolavoro per carità.
Ma io da piccola gradivo solo il funghetto che andava fuori tempo!
E anche oggi.