“Alice in Wonderland” di Tim Burton

Creato il 03 gennaio 2011 da Cinemaleo

2010: Alice in Wonderland di Tim Burton


Visivamente è un meraviglia, un grande spettacolo degno della migliore Hollywood. Il problema è che da Tim Burton ci saremmo aspettati qualcosa di diverso: più fantasia, più anticonformismo, più trasgressione…

Il pubblico ha gradito (1) ma l’intera critica ha sottolineato come il regista (pur realizzando un lavoro estremamente ricco e godibile) abbia deluso le aspettative dei suoi veri estimatori:

“Troppa Walt Disney Pictures e troppo poco Tim Burton” (Filmfilm.it), “…il film sembra molto più convenzionale di quanto ci si sarebbe potuto aspettare. È più un film della Disney illustrato da Tim Burton che un film di Tim Burton prodotto dalla Disney” (Variety), “…una parabola disneiana nel senso più deteriore del termine, per la quale l’eroina del caso trova la strada che era stata decisa per lei invece di forgiarne una con le proprie mani o secondo i propri gusti” (MyMovies), “Valeva la pena scomodare tanti talenti se il risultato somiglia ai troppi fantasy visti in questi anni (alla fine Alice affronta perfino un dragone), già destinati a moltiplicarsi con le nuove tecnologie?” (Il Messaggero), “Tim sembra un mediocre imitatore di se stesso, e ci offre un’Alice totalmente normalizzata, lieto fine (!) compreso” (Liberazione), “…nulla da dire su scenografie e costumi, la superba cornice insomma, davvero una gioia per gli occhi, ma molto da ridire sul deludente quadro, che non ha mai il guizzo che ci si aspetta” (Il Giornale).

Alice in Wonderland ha i pregi e i difetti degli innumerevoli blockbusters che da anni Hollywood ci elargisce con (eccessiva) generosità: effetti speciali strabilianti, confezione lussuosa, ritmo veloce, ma assenza di vere emozioni. I sensi dello spettatore sono favorevolmente colpiti ma il suo cervello e il suo cuore rimangono a digiuno: il meraviglioso, il magico, l’incanto, la poesia, l’inventiva, l’originalità… brillano per la loro assenza.

Un film fatto apposta per chi ama il grandioso e il fantasmagorico ma teme l’anticonvenzionale.

Apprezzabili gli attori (soprattutto un’ indimenticabile Helena Bonham Carter) ma Johnny Depp appare la pallida ombra di se stesso, Anne Hathaway è (volutamente?) insipida, Mia Wasikowska affatto accattivante.

p.s.

Girato alternando l’animazione bidimensionale con le riprese dal vero e poi gonfiato in 3D col digitale, Alice in Wonderland sintetizza (con qualche variazione) i due romanzi di Lewis Carroll Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (1865) e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (1872).

note

(1) Da Wikipedia apprendiamo che “con un budget stimato di 200.000.000 $, negli Stati Uniti, nel primo week-end Alice in Wonderland ha incassato 116.300.000 $, mentre in Italia, in soli quattro giorni, ha incassato ben 8.155.000 €, di cui 1.400.000 € nel primo giorno di programmazione. Con un incasso di 1.021.791.110 $ nel mondo, si pizza al sesto posto nella classifica dei film che hanno incassato di più nella storia del cinema e diventa il sesto film in classifica ad aver superato la soglia del miliardo di dollari”.

scheda

premi e riconoscimenti

sito ufficiale

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